Re/Start – 4

Tre semplici domande rivolte ai protagonisti del design (oggi mist-o, Paola Navone, Luca Nichetto, Fabio Novembre, Ludovica + Roberto Palomba e Federico Peri) che quest’anno ritorneranno a Milano. Tre risposte che rivelano un mondo intero per ognuno di loro. Tre le risposte che racchiudono tutto il loro mondo

Bolle collection by Midj, Design Paola Navone
Bolle collection by Midj, Design Paola Navone

1. Qual è l’oggetto che per te rappresenta di più al lockdown?
2. Quale invece ha contraddistinto la ripartenza?
3. Quali sono i principali progetti che porti al Salone (o al Fuorisalone)?

Paola Navone
Milano

1. Direi il “muro magico” della mia casa, non un solo oggetto, ma tanti oggetti. Una collezione, un intero muro tridimensionale fatto con ceramiche e porcellane, vasi, brocche, tazze, piatti…in tante tonalità di blu e turchese. Ha tutti colori dell’acqua, i colori del mio mondo. Lo chiamo così perché ogni volta mi ha fatto sentire in qualche luogo lontano e racconta una piccola storia di mondo.
2. Sicuramente la mia Harley Davidson. Per me è sinonimo di libertà, di viaggi divertenti e un po’ improvvisati, di aria e di sole di ripartenza.
3. Al Salone ci saranno nuovi progetti presentati da aziende con cui collaboriamo da anni, come Baxter, Gervasoni, Casamilano, Ethimo e Slide. Poi ci saranno nuove avventure creative e nuove collezioni per Caimi, Exteta, Midj, Illulian, Mariaflora, Abk e Turri.

mist-o
mist-o

mist-o
(Tommaso Nani, Noa Ikeuchi)
Milano/Yokohama

1. Durante il lockdown abbiamo portato avanti soprattutto un progetto di cosmetica in Giappone, per Shiro Japan. Primo progetto di questo tipo per noi, e in una situazione particolare. Ci ricordiamo soprattutto del cambio improvviso del modo di comunicare, difficile e alienante all’inizio.
2. La collezione Moon con Living Divani: il primo progetto presentato dopo il lockdown, ed è partito pochissimo prima che cominciasse. È sopravvissuto allo stop e all’incertezza e quindi non può che essere un progetto forte e valido.
3. Il tavolo per  Zanotta: è un interpretazione del tavolo a cavalletto, ma reso un sistema con piani di diversi materiali e dimensioni che vanno dal molto piccolo al molto grande per coprire più situazioni possibili. Domestiche o lavorative.

Jeometrica by Scavolini, Design Luca Nichetto
Jeometrica by Scavolini, Design Luca Nichetto

Luca Nichetto
Stoccolma/Venezia

1. Mascherina. Vado sul banale, ma per ovvi motivi non potrei scegliere altro oggetto che questo.
2. Trolley. Riprendere a viaggiare – soprattutto nel mio caso da italiano a Stoccolma con famiglia a Murano e da designer con amicizie internazionali – ha significato quasi una sorta di rinascita.
3. Il sistema d’arredo Jeometrica; l’allestimento Bemyguest per Vitale Barberis Canonico in via Solferino 23, l’allestimento per La Manufacture al Poldi Pezzoli e infine l’allestimento Monumental per Wittmann in fiera.

Fabio Novembre - Photo © Livio Mancinelli
Fabio Novembre – Photo © Livio Mancinelli
Ludovica + Roberto Palomba - Photo © Carlo William Rossi & Fabio Mureddu
Ludovica + Roberto Palomba – Photo © Carlo William Rossi & Fabio Mureddu

Fabio Novembre
Milano

1. La mia chitarra è l’oggetto che più lego a quel periodo di isolamento e inevitabile introspezione. Adesso quando cerco equilibrio, accordo la chitarra e la mia voce producendo suoni che per me rappresentano una forma di preghiera meditativa ma che per gli altri diventano anche una forma di intrattenimento. Sono diventato l’incrocio tra un sadhu e un mariachi.
2. Oltre che i libri e la musica, l’altra grande forma di compagnia è stata il cinema: il lockdown mi ha fatto rivalutare quella nuova forma di narrazione filmica che sono le serie. La saga “Peaky Blinders” è caratterizzata da un particolare di abbigliamento estremamente connotante: il newsboy cap. Quello è diventato il feticcio che ha contraddistinto la mia ripartenza, con la grinta di un Peaky Blinders.
3. Come ogni anno ci divertiamo a lavorare con brand molto diversi da Natuzzi a Driade, da Scavolini e Citco passando per Seletti, Villari, Tapis Rouge e tanti altri.

Ludovica + Roberto Palomba
Milano

1. Sicuramente la nostra Lama chaise-longue per Zanotta: è l’oggetto che abbiamo vissuto di più in quel periodo. È li che ci siamo riposati, abbiamo chattato, abbiamo fatto call di lavoro o abbiamo letto un libro.
2. La collezione di vasi Laguna per Purho. Dopo la pandemia, prima di arrivare al progetto finale, abbiamo fatto molte visite a Murano, ricominciando a lavorare in presenza con gli artigiani. Un approccio alla progettazione che ci era mancato nel periodo pandemico.
3. Un nuovo imbottito, Happy Jack, per Poltrona Frau. Abbiamo portato avanti in questo anno la collezione Versace Home Collection: un sodalizio tra moda e design davvero interessante. E una capsule collection per Fratelli Rossetti: un sandalo sia per lei che per lui, inno all’estate mediterranea e alla vita all’aria aperta.

Modulo by CTO Lighting, Design Federico Peri
Modulo by CTO Lighting, Design Federico Peri

Federico Peri
Milano

1. Il progetto di illuminazione sviluppato per CTO lighting: per la prima volta ho dovuto seguire lo sviluppo della prototipazione tramite video chiamate e verifiche prototipi via posta.
2. La collezione di vasi “essenziali” per Purho Murano: il primo progetto che ho potuto approfondire di persona dopo la ripresa e che mi ha trasmesso un grande senso di libertà!
3. Per Baxter abbiamo approfondito la famiglia del letto “Stone” con nuovi complementi; per Giacobazzi legno ho disegnato il mio primo progetto di parquet e per Dall’Agnese, ho ideato un nuovo letto. Con Cierre imbottiti, presento una linea ispirata agli anni 70. Per Marta Sala Éditions, ho progettato una piccola collezione di complementi per ill living. Infine Gervasoni con cui presento un tavolo da pranzo fisso e allungabile, una madia e una credenza.