Le Ponant by Ponant - Photo © Nathalie Michel
Le Ponant by Ponant - Photo © Nathalie Michel
DATA SHEET

88 m long and 56 metre high
930 m2 of total surface area
1-to-1 guest to crew ratio
16 staterooms and suites
1212 m2 of total sail area
4 passenger decks
Up to 32 guests

La passione per la vela è un’esperienza coinvolgente e totalizzante, fatta di tinte intense e ritmi rallentati che consentono una navigazione profondamente contemplativa ed esplorativa. Tutto questo è offerto da Le Ponant, leggendario yacht a tre alberi recentemente ristrutturato che aggiunge al suo pedigree l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente. Ripensato da Jean Philippe Nuel per soddisfare le nuove aspettative dei clienti in termini di comfort e servizio, la sua evoluzione ha comportato un aggiornamento qualitativo con una riduzione del numero delle cabine e la riqualificazione degli spazi comuni, ora più ampi e conviviali.

L’idea era quella di realizzare una barca moderna, elegante, in linea con il posizionamento generale di Ponant e che seguisse una filosofia di turismo responsabile. Una seconda giovinezza che, grazie alle ultime innovazioni tecnologiche, ambisce a ridurre le emissioni nocive attraverso attività acquatiche non motorizzate, l’utilizzo di allacciamenti di rete presso porti opportunamente attrezzati, periodi di navigazione utilizzando solo energia eolica.

E ancora: un innovativo sistema di filtraggio SCR che elimina le particelle sottili e riduce le emissioni di ossido di azoto, l’ottenimento del 90% di raccolta differenziata dei rifiuti, e il trattamento delle acque reflue con tecnologie di ultima generazione. Banditi a bordo anche gli oggetti a base di plastica come cannucce, sacchetti per il bucato, bicchieri o imballaggi, mentre gli inevitabili rifiuti di plastica vengono affidati ad aziende specializzate nel recupero del materiale, con una tracciabilità fino alla loro eliminazione. 

L’aspetto sostenibile è stato quindi molto sviluppato da Nuel nella tecnica, in particolare nella propulsione come nel trattamento delle acque e dei rifiuti.

E anche nella decorazione sono stati utilizzati il più possibile materiali certificati, pur affrontando vincoli di sicurezza antincendio che restano severi per le navi aperte al pubblico. Il progetto d’interni di Jean Philippe Nuel – le linee decise, la qualità dei materiali, la raffinatezza con cui sono abbinati – emana un senso di atemporalità specie nelle aree comuni. L’atmosfera creata offre una miscela di purezza e semplicità, grazie alla prevalenza dei toni del bianco sporco, tortora e grigio caviale.

Per le 16 cabine e suite (inclusa una Owner’s Suite), che ospitano un massimo di 32 ospiti, l’architetto pone l’accento sullo spazio e sulla libertà per dare la sensazione di trovarsi sul proprio yacht privato. Distribuite su tre ponti, ciascuna beneficia di ampie finestre offrendo una luce soffusa e rilassante che favorisce calma e relax.

«Sia all’interno che all’esterno, abbiamo usato molto legno e forme fluide, cercando di creare una sorta di convivialità capace di portare uno spirito da ‘equipaggio’, proprio della tradizione delle barche a vela alte», racconta Nuel. «La gamma cromatica si compone attorno a legni grigi esaltati da un blu marino molto scuro. Cercavamo un’atmosfera molto soft ma raffinata. Tutti gli accessori sono stati realizzati su misura con rivestimento in pelle che conferisce morbidezza ed estetica». Il lusso a bordo è prima di tutto il lusso delle emozioni.