La Junqueira, Lisbon
La Junqueira, Lisbon

Ci sono voluti più di due anni a Stéphane Mulliez, artista francese che vive a Lisbona, per coronare uno dei suoi sogni. Trovare il luogo giusto per fondare una residenza per artisti portoghesi e internazionali, ma anche curatori, dove far crescere nuovi progetti e sviluppare scambi socio-culturali.

La ricerca si è arrestata nella parte occidentale della città, su un edificio del XVIII secolo custode di splendidi azulejos storici, all’interno del quartiere di Belém dove si trovano numerosi musei. Una ex scuola dalla magnifica architettura diventata, con i suoi 300 metri quadrati, il giusto humus per far convivere produzione artistica e vita domestica.

Senza alcun scopo di lucro, La Junqueira, così è stata ribattezzata la struttura, mira alla totale inclusività e per questo prevede un soggiorno massimo di tre mesi per ciascun artista. Il progetto di intervento, ad opera della stessa Mulliez con la collaborazione dello studio di architettura Specific Architectos, ha voluto ridurre al minimo ogni effetto decorativo per far emergere le collezioni di opere d’arte.

Qui infatti, oltre alla creazione, si promuove sia la visibilità che la diffusione delle opere da parte del residente, con visite in studio di professionisti del mondo artistico, workshop con gli abitanti del quartiere ed eventi conviviali. L’area vitale dell’artista consta di uno spazio abitativo di 21 mq (con cucina e bagno privato), un atelier di 70 mq, una biblioteca fornita di libri d’arte e un giardino. Si aggiunge anche, a 10 minuti a piedi dalla casa principale, un secondo atelier di 100 metri quadrati, per facilitare il lavoro su grandi formati.

La passione di Mulliez per l’architettura, l’arte contemporanea, i negozi di antiquariato e il second hand – lei stessa si definisce «una cacciatrice compulsiva di occasioni» – ha sicuramente facilitato la scelta dell’arredo. Un gusto estetico allenato e affinato che vede in giardino pezzi di Fermob, all’entrata la scenografica ma minimale illuminazione di Vibia, nel living elementi di Cassina e Cappellini abilmente miscelati a classici di Harry Bertoia e degli Eames e alla lampada evergreen Tolomeo di Artemide.

Non fanno eccezione la dining room, per la quale sono stati scelti tavolo e sedie firmati Jean Prouvé e lampade a sospensione da Tom Dixon. E nemmeno l’ufficio di Stéphane Mulliez, dove le star del passato (Eames) convivono con quelle del presente (Flos, Vitra).

In tutti questi ambienti, le opere d’arte dei residenti e di altri artisti non risultano mai in secondo piano, ma anzi parte legante del tutto. Al momento, La Junqueira ospita Anais Lelièvre, la cui permanenza culminerà a maggio con una mostra e un catalogo, secondo le regole della casa. Le selezioni per il prossimo artista residente si aprono a giugno. Buona fortuna.

Photo © Francisco Nogueira