Hang Out by Penta, Design BrogliatoTraverso
Hang Out by Penta, Design BrogliatoTraverso

È l’innovazione della tradizione a indicare a Penta nuovi codici espressivi da esplorare. Mantenendo intatto il DNA aziendale di origine e di esistenza che, dal 1975, combina rigore, severo controllo qualitativo e funzionale, cura per i dettagli; eppure sempre alla ricerca di un gesto progettuale attuale e lungimirante capace di accogliere nuove interazioni tra forma e luce.

Nel settore del lighting design italiano di alta gamma, Penta, che con Castaldi e Arredoluce fa parte di Auralis, il primo polo italiano interamente dedicato alla luce e guidato da Andrea Citterio – si è da subito affermata per l’originalità dei suoi prodotti, soprattutto per il geniale accostamento dei materiali, e per significative collaborazioni con esperti designer.

Conquiste reciproche, per stimolo e confronto, come quelle autorizzate dall’incontro con lo studio BrogliatoTraverso: un sodalizio che dà letteralmente luce alla visione del brand, alla radicata cultura artigianale e alla sua natura eclettica attraverso la creatività immaginifica di un duo intellettualmente curioso. E singolare, in questo senso, è anche l’aneddoto che ha determinato la genesi di Hang Out: “Passeggiando per Venezia e vedendo un cavo teso tra un’abitazione e l’altra con appesi dei panni lavati, ci è venuta l’idea di progettare una luce” (BrogliatoTraverso).

Il sistema di illuminazione – a sospensione e in versione applique – coniuga la funzionalità dell’architettura all’espressività del decorativo, senza tuttavia cadere né nella divagazione scultorea né nella deriva ornamentale. La personalità forte e scenografica di Hang Out si riduce, anzi, all’essenzialità di pochi elementi: una linea retta, un cerchio e un’ellisse.

Una barra orizzontale, sospesa con sottilissimi cavi che sembrano scomparire nello spazio, sprigiona una luce diffusa; mentre uno o più pannelli circolari, accostabili a seconda del progetto, si propagano dal corpo illuminante nella loro purezza geometrica. Questi elementi sono dettagli architettonici che citano l’estetica del Bauhaus, realizzati in legno naturale, laccati in un’ampia varietà di colori o rivestiti in tessuto fonoassorbente.

La trasversalità e la massima personalizzazione di Hang Out consentono una straordinaria libertà compositiva e la possibilità di inserire la lampada in spazi con destinazioni d’uso differenti tra loro, che siano ambienti residenziali, uffici e contract.

La luce è qualcosa che non si può toccare, ma è in grado di trasformare qualsiasi tipo di ambiente”, aggiungono i designer. Si sa, la luce si sovrappone, integra e configura spazi e atmosfere con la sua estensione virtuale. Con gli effetti emanati dalla sua accensione, Hang Out modifica la percezione del suo stesso corpo per superare i confini della cronologia e dello stile, aderendo pienamente alla filosofia progettuale – e al claim – dei suoi inventori: “No time no space”.