Al Vitra Museum passato, presente e futuro della plastica

“Plastic: Remaking Our World” è la mostra che, al Vitra Museum, racconta la controversa evoluzione di questo materiale attraverso gli oggetti simbolo. Per ripensarne un futuro più sostenibile

Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen
Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen

Simbolo del consumismo spensierato e allo stesso tempo di una innovazione rivoluzionaria. Inutile negarlo, la plastica è un materiale onnipresente nella vita di tutti: packaging, abbigliamento, design, automobili, architettura… e quanto altro ancora! Un tempo materiale dal fascino sperimentale che ha tenuto banco per tutto il 20esimo secolo, oggi fra le principali cause dell’inquinamento.
Si muove su questa dualità la mostra “Plastic: Remaking Our World”, esposizione organizzata da Vitra Design Museum, V&A Dundee, e MAAT di Lisbona, in scena al Vitra Design Museum dal 26 Marzo al 4 settembre.

Fra glorie passate e catastrofiche conseguenze odierne, la mostra intende riflettere sul futuro di questo controverso materiale, ma anche su soluzioni all’avanguardia per un uso più sostenibile.

Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen
Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen

Si attraversano, padiglione dopo padiglione, i decenni e gli oggetti che hanno contraddistinto tali epoche: dalle rarità legate alle origini dell’era della plastica (come il telefono da tavolo Frankfurt disegnato da Marcel Breuer nel 1928) agli oggetti della cultura pop (primo fra tutti la radio Panasonic Toot-a-Loop R-72S del 1969) fino a pezzi del design contemporaneo che guardano a un uso innovativo e sostenibile del materiale plastico (si veda la REX chair di Ineke Hans del 2021), inclusi smart concept per la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, o bioplastiche ricavate dalle alghe.

Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen
Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen

L’invenzione della celluloide, ad opera di John Wesley Hyatt intorno al 1860, fu innescata dalla necessità di trovare un sostituto dell’avorio per la produzione di palle da biliardo. Nel 1907, Leo Baekeland inventò la prima plastica fatta di componenti puramente sintetici, che chiamò Bakelite. Fu accolta come il materiale dagli usi infiniti. Arrivò poi l’industria petrolchimica e il design industriale negli anni ‘30 (insieme a personalità come Egmont Arens, Wells Coates e Gio Ponti) che colsero immediatamente le possibilità del nuovo materiale. La guerra ne accelerò l’espansione (si pensi al Plexiglas per i tettucci degli aerei o al Nylon per i paracadute) e l’uso, che negli anni 70 entrò anche nella cornice domestica: nascono così i primi Tupperware, ma anche giocattoli come i Lego e le Barbie.

Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen
Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen

Fu poi la volta dell’architettura, che adottò la plastica come materiale da costruzione – nel 1957 la Monsanto realizzò la “Casa del Futuro” interamente in plastica che posizionò a Disneyland in California. L’era spaziale diede ulteriore impulso alle forme espressive che la plastica poteva raggiungere, anche attraverso nuovi concept di interior design: si pensi alle linee futuriste della “Ball Chair” di Eero Aarnio (1963) o alla “Moon Lamp” di Gino Sarfatti (1969).
Solo negli anni ’90 si inziò a parlare di plastica riciclata e conseguentemente delle possibili strategie da adottare per ridurne i consumi. Designer come Jane Atfield, Bär + Knell ed Enzo Mari sono stati tra i primi a lavorare con la plastica riciclata.

Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen
Plastic: Remaking Our World © Vitra Design Museum. Ph. Bettina Matthiessen

Oggi ci troviamo a fronteggiare le conseguenze del boom della plastica. Come possiamo superare la crisi globale dei rifiuti plastici? E quale ruolo può giocare il design? Queste sono alcune domande affrontate nella parte finale della mostra dove sono presentati progetti come “The Ocean Clean Up“, “Everwave” o “The Great Bubble Barrier“, sviluppati per filtrare i rifiuti dai fiumi e dagli oceani.

Una mostra satellite, nella Galleria del Vitra Design Museum, dà spazio al tema del riciclaggio: a partire dal progetto “Precious Plastic” avviato da Dave Hakkens nel 2013, che mostra come i rifiuti di plastica possono essere trasformati in una preziosa risorsa.