Coima Image e Giopagani: il cielo sopra Milano

Al Bosco Verticale, edificio-simbolo della nuova immagine del capoluogo lombardo, l’appartamento campione è anche luogo per eventi e incontri. Un progetto a quattro mani che è un manifesto di stile

Apt. SP24
Bosco Verticale, Milano, apt. 24A - photo courtesy Coima Image & Giopagani.

Nel panorama milanese, il Bosco Verticale di Stefano Boeri è diventato un punto di riferimento. Al 24esimo piano della più alta delle due torri che lo compongono c’è uno spazio speciale: un appartamento campione da 240 mq che è anche luogo per eventi e incontri. E, soprattutto, un manifesto di stile.

Il living si affaccia su una grande terrazza delimitata da alberi. Photo courtesy Coima Image & Giopagani.

È un progetto a quattro mani realizzato da Coima Image, studio di progettazione architettonica e space planning, e Giopagani, realtà dedicata al mondo dell’interior design guidata da Giovanni (Gio) Pagani. Alida Catella, CEO di Coima Image, racconta così il loro modus operandi: «Con Gio mettiamo insieme competenze diverse e complementari: noi ci occupiamo del taglio degli ambienti, Giopagani segue – con pezzi dalle sue collezioni o realizzati appositamente – la parte dell’arredo. Il nostro modo di procedere nasce dalla condivisione di un pensiero. Collaborare tra progettisti spesso è difficile, c’è sempre qualcuno che tende a primeggiare. Tra noi non è così. In più Gio è una persona che mette creatività in tutto».

La zona pranzo si affaccia sulla città. Photo courtesy Coima Image & Giopagani.
La cucina, realizzata su disegno. Photo courtesy Coima Image & Giopagani.

Il cuore dell’appartamento è il living, che si apre su una grande terrazza ad angolo delimitata dalla vegetazione: una quinta naturale che lascia filtrare una luce ricca di fascino («La luce è il punto di partenza per definire gli spazi», afferma Alida Catella).

Zona notte, una delle camere. Photo courtesy Coima Image & Giopagani.

Qui un divano angolare suggerisce la conversazione; accanto, due tavoli gemelli indicano la zona pranzo. La cucina è in continuità con il living, separata da una grande porta a tutta altezza in vetro lavorato a canne.

Zona notte, una delle camere. Photo courtesy Coima Image & Giopagani.
Zona notte, uno dei bagni. Photo courtesy Coima Image & Giopagani.

Nella zona notte, la master bedroom ha bagno en suite e un walk-in closet. La testata tessile è una versione essenziale delle alcove settecentesche, con baldacchino a muro. Ispirazione che si riflette anche nella tappezzeria, chinoiserie distillata e contemporanea.

Bosco verticale, apt 24A - photo courtesy Coima Image & Giopagani
Il bagno della master bedroom. Photo courtesy Coima Image & Giopagani

«Uno dei punti chiave del progetto sono i materiali, per esempio le pietre che abbiamo utilizzato nei rivestimenti, Ambrosia e Breccia Sarda», spiega Gio Pagani «Abbiamo seguito i loro toni caldi (greige, crema, tortora) e abbiamo scelto per le pareti il grassello di calce al posto di intonaci lisci e convenzionali. Abbiamo poi creato delle boiserie in essenze che andavano ad ammorbidire o ad accentuare le tonalità di partenza, quindi dal Louro Preto scuro all’acero americano a fiamma aperta utilizzato nel salone».

Bosco verticale, apt 24A - photo courtesy Coima Image & Giopagani
Dettaglio della master bedroom. Photo courtesy Coima Image & Giopagani
Bosco verticale, apt 24A - photo courtesy Coima Image & Giopagani
Il bagno degli ospiti. Photo courtesy Coima Image & Giopagani

È un’estetica a suo modo classica ma lontana dalle convenzioni. «Il living rappresenta la spazialità che uno si aspetta vivendo al Bosco», prosegue Pagani. «In realtà amo molto la zona notte, fatta di ambienti pensati per dare ristoro dopo una giornata di lavoro. Aperti sulla città ma ovattati». Subito sotto la Biblioteca degli Alberi, parco contemporaneo progettato da Petra Blaisse, e poi le torri della nuova Milano. Un punto di vista privilegiato sulla città e sul suo presente. Da vedere anche in Private Portraits of Living (Skira), un volume che raccoglie una serie di progetti con la doppia firma Giopagani e Coima Image.