Ci sono pochissime – forse nessuna – città al mondo che riescono a regalare ai suoi abitanti e ai milioni di turisti che ne affollano strade e piazze ogni giorno il fascino di Parigi. La Ville Lumière è capace di essere allo stesso tempo metropoli cosmopolita e piccolo villaggio, mettendo insieme spazi enormi e moderni con piccole stradine ricche di fascino e di storia. Ogni strada della capitale francese rappresenta un’anima diversa della città. Profumi e colori differenti che si combinano tra loro per dare vita a un sentimento totalizzante che riesce a dare una sensazione formidabile di unità.

Il design tra le strade e i quartieri di Parigi
Considerata da sempre una delle città più romantiche del mondo, Parigi ha in realtà una voglia di modernità che invade le strade cittadine, tra tetti e facciate classiche e locali e palazzi nuovissimi firmati da archistar di fama internazionale.

Nel Marais, cuore nobile della Rive Droite, accanto a palazzi seicenteschi si trovano gallerie d’arte, boutique e locali dove respirare l’aria più fashion della città. Qui si trovano anche lo spazio Lafayette Anticipations, progettato da OMA, lo studio di Rem Koolhaas, e il Musée Carnavalet ristrutturato di recente con la collaborazione dello studio di architettura norvegese Snøhetta.

Poco lontano si trovano due interventi che hanno fatto molto parlare: su rue de Rivoli, i grandi magazzini Samaritaine, grandiosa operazione di recupero affidata ai giapponesi SANAA; e a pochi minuti a piedi la vecchia Borsa che oggi ospita la Collection Pinault, aperta da neanche un anno e nuovo museo da vedere in città (anche questa firmata da un grande nome giapponese, Tadao Ando).

C’è design, e tanto, anche nel palazzo del Louvre: il Musée des Arts Décoratifs ha una collezione formidabile e organizza mostre notevoli. Come “Le design pour tous” (fino al 15/05), dedicata alla democratizzazione del design portata avanti a partire dagli anni ’60 da due grandi catene di grande distribuzione francesi, Prisunic e Monoprix.

Un panorama, quello di Parigi, segnato anche da una grande firma italiana: Renzo Piano, autore insieme a Richard Rogers del Centre Pompidou, inaugurato nel 1977 e oggi uno dei simboli della città. Ed è di Piano il nuovo Palazzo di Giustizia, in funzione dal 2018 e alle porte della metropoli, che ha dato il via a un rinnovamento urbanistico di tutta la zona circostante.


Parigi e Maison&Objet
In occasione della sua prossima edizione (24-28 marzo), la manifestazione Maison&Objet, dedicata a tutto quello che è arredo e decorazione, ha preparato per i suoi visitatori “In The City”, una mappa/itinerario con 81 indirizzi che compongono l’ecosistema parigino del settore: gallerie d’arte, maison importanti e artigiani eccezionali. La fiera così esce dai suoi padiglioni e diventa un network di luoghi speciali. Nel circuito ci sono anche molti designer: Charles Zana, India Mahdavi, Charles Tassin, Pierre Gonalons, Chahan Minassian, Christophe Delcourt, Gilles et Boissier (e l’elenco potrebbe continuare). Un’iniziativa che raddoppia – in una prospettiva diversa – la Paris Design Week di settembre, altro evento ideato da Maison&Objet.


A questo si aggiunge Paris Déco Off, una sorta di “fuorisalone” tutto dedicato alla decorazione d’interni, con tessuti e carte da parati nel ruolo di protagonisti. Le strade del quartiere di Saint-Germain (Rive Gauche) e la Rue du Mail (Rive Droite) dal 23 al 27 marzo ospiteranno questo evento che vede partecipare 90 grandi marchi, un appuntamento ormai famoso tra addetti ai lavori e appassionati. Anche – e forse soprattutto – perché verso sera tutto si anima con cocktail e musica (spesso dal vivo). Un evento unico nel suo genere, che colora le strade della città e le regala un’atmosfera di festa e leggerezza.