Neri&Hu rileggono Scarpa

Gli architetti Lyndon Neri e Rossana Hu interpretano la pratica scarpiana al Maxxi di Roma

Un ponte tra occidente e oriente: è la mostra Neri&Hu:Traversing Thresholds, letteralmente “Neri&Hu: attraversare soglie”, curata da Domitilla Dardi e visitabile al Maxxi di Roma, con data prolungata fino al 13 marzo 2022.

Neri&Hu, lo studio di progettazione con sede a Shanghai fondato da Lyndon Neri e Rossana Hu, si confronta con la pratica scarpiana in una installazione che rilegge la visione del maestro nei suoi punti chiave, cioè l’importanza del dettaglio, il dialogo tra pieno e vuoto, l’accostamento creativo dei materiali.

Lyndon Neri&Rossana Hu, photo by Jiaxi Yang Zhu Zhe

Una lettura personalissima, quella di Neri&Hu, che ruota intorno alla nozione di soglia, intesa in senso architettonico come mediazione fisica tra due ambienti spaziali contrastanti, interiorità ed esteriorità, pubblico e privato.

Il concetto di soglia è presente sia nel cinese jian che nel giapponese ma, traducibili con spazio o pausa, e ritrovato nei passaggi spaziali del celebre architetto italiano: «Riflettendo sulla soglia, questa idea di jian può essere intesa come spazio, oppure come elemento mediano, o ancora come tempo», spiega Lyndon Neri.

«È lo spazio di un intervallo», aggiunge Rossana Hu, «ma anche una pausa se si pensa al tempo; quindi, non si tratta solo di uno spazio ma di una sorta di concetto astratto tra lo spazio e il tempo o tra due elementi strutturali. Un non so che di vuoto contrapposto a qualcosa che va riempiendosi, quasi come il silenzio tra le note musicali».

Floating Datum
Off Axis

Una narrazione inedita, precisa, e potente, che si sviluppa nei sei passaggi chiave dell’architettura scarpiana: Pivot Plane, Eroded Corner, Inserted Landscape, Floating Datum, Slit Window, Off-Axis, sei finestre sui temi tanto cari a Scarpa, come la sottrazione del pieno, il dialogo tra i materiali, la sospensione gravitazionale, la progressione prospettica dello spazio, lo slittamento degli assi strutturali.

«Rossana Hu e Lyndon Neri ci hanno dato un punto di vista diverso dell’opera di Carlo Scarpa, una delle più preziose degli archivi di architettura del Maxxi», commenta la curatrice Domitilla Dardi. «Tramite il concetto di soglia, il senso dello spazio come percorrenza e passaggio si apre ad una sensibilità progettuale orientale, presente in nuce nell’opera di Scarpa ed esaltata nella lettura installativa degli architetti contemporanei».

La mostra è la quarta tappa di Studio Visit, un format del progetto Alcantara-Maxxi che mette in relazione i maestri di ieri e di oggi, invitando i progettisti a dare una personale interpretazione dei grandi architetti presenti nella collezione del museo, utilizzando Alcantara come materiale principale.