Braccialini, Florence, Italy - Photo © Varvara Verbitskaya

«Il limite? È un gioco». È l’approccio creativo di Emanuele Svetti che firma anche l’ultima apertura della maison Graziella Braccialini, nata dall’unione fra l’arte della pelletteria dell’azienda fiorentina Braccialini e l’alta oreficeria dell’aretina Graziella Holding. Quella di Firenze, in una delle vie più prestigiose dello shopping della città, è si una celebrazione del prodotto artigianale del brand, ma anche il via a una politica di nuove aperture nazionali e internazionali all’interno di una strategia di marketing ben precisa. Con l’intenzione di sviluppare il concetto di multicanalità integrando gli spazi fisici al mondo digitale.

I 200 metri quadrati distribuiti su due piani di via dei Calzaiuoli, tra piazza del Duomo e piazza della Signoria, sono stati sviluppati attraverso il dialogo con gli elementi strutturali pre-esistenti – il sito è un edificio storico – senza rinunciare alla creazione di un contenitore onirico dove ritrovare la spensieratezza.

Al primo piano un elemento espositivo a forma di totem è composto da dadi da gioco sovrapposti e trasporta la clientela in un’esperienza fiabesca. La stessa sensazione prosegue nella sala attigua, dove una scacchiera si plasma sulla volta esistente, con tanto di pedine che, sfidando la forza di gravità, pendono dal soffitto.

Una gigantesca trottola si erge invece al centro della stanza dei ‘Temi di Braccialini’, la collezione iconica del brand, enfatizzata dalle due superfici specchianti posizionate sul soffitto e sul pavimento, una di fronte all’altra, che creano un senso di oblio.

Svetti sceglie il bianco in tutta la sua potenza quale nuance dominate, “visto non come assenza di colore, neutralità, assenza di personalità”, dice, “ma come un colore deciso e decisivo”, esaltando ancora una volta il prodotto Braccialini che vive proprio di colore. Dal bianco puro vengono tracciate linee decise che generano spazi espositivi con nicchie, mensole e oblò: punti di attrazione e attenzione valorizzati dall’uso della luce.

Anche i complementi d’arredo sono disegnati dallo Studio Svetti appositamente per il negozio fiorentino, realizzati con l’ausilio di Marchi Interior. Ecco allora i pouff  ‘dama’, gli elementi a forma di dado da gioco che diventano sedute ed espositori a seconda delle dimensioni, la giostra che campeggia al centro del punto vendita, le appenderie metalliche e i counter per la vendita e l’esposizione del prodotto.

Photo © Varvara Verbitskaya