Il minimo comune denominatore è il comfort. Quel senso di agio, di morbidezza, di comodità che dal singolo prodotto si espande a pervadere l’intero ambiente. Non importa se si tratta di una poltroncina, un pouf o un divano: ogni proposta Pedrali mantiene questa caratteristica universale, che è parte del DNA aziendale. Le forme poi si sbizzarriscono, i volumi si moltiplicano, le imbottiture competono con le strutture in un gioco di pieni e vuoti. Modularità e personalizzazione diventano gli ingredienti aggiunti che garantiscono a queste collezioni di imbottiti una straordinaria flessibilità per stili e contesti d’interior – motivo per cui l’azienda è referente d’eccezione per progetti di ospitalità e accoglienza.
Se differenti sono le destinazioni, gli usi, le espressioni che queste creazioni possono assumere, costante è quella ricerca di comodità ergonomica che si sviluppa parallelamente ai diversi gradi di avvolgenza strutturale che fornisce ogni singola collezione.
Blume by Pedrali, Design Sebastian Herkner – Photo © Andrea Garuti – Art direction Studio FM_styling Studio Salaris
Setacciando le ultime novità, Blume mostra una perfetta proporzione fra leggerezza formale e soft appeal. Sebastian Herkner ha infatti dato notevole valorizzazione al profilo in estruso di alluminio connotato da una sagoma a forma di fiore, su cui si appoggiano – come delicati petali – le imbottiture arrotondate di seduta e schienale. Grazie a questa forza distintiva Blume è stata scelta per arredare LAQUA Countryside di Antonino Cannavacciuolo, intimo resort situato nell’entroterra sorrentino, e il ristorante Mamì dell’Hotel cinque stelle Meliá di Milano.
Ispira nell’immediato l’idea di un abbraccio generoso, l’iconica poltrona Jazz: merito certamente dello schienale imbottito, ampio e curvilineo, che ingloba anche i braccioli. La silhouette della struttura crea una cornice minimale in acciaio enfatizzata dalle numerose finiture. Con la sua eleganza discreta ha conquistato hotel, ristoranti, lounge; fra gli ultimi, il Rove Expo 2020 Hotel, l’unico hotel nel cuore di Expo a Dubai.
Con Ester Patrick Jouin persegue l’idea dell’assoluto comfort, idea concretizzatasi in una collezione con scocca imbottita in schiumato poliuretanico con cinghie elastiche, il tutto sostenuto da gambe in pressofusione di alluminio – indicative di una costante attenzione al dettaglio. È “la poltrona” per antonomasia, pertanto accolta con entusiasmo nei ristoranti più rappresentativi del panorama internazionale: dal Sachi Park a Giza a La Mamounia di Marrakech, fino ad Anima, ristorante dell’urban design hotel Milano Verticale.
Ed ecco Ila: con le sue forme ampie crea un ineguagliabile effetto “cocoon”. La parte esterna è realizzata in poliuretano rigido, liscio e teso, mentre la parte interna di schienale e sedile, è in schiumato flessibile, tale da accrescere il senso di protezione offerto dalla seduta. Personalizzabile per base, finiture, colori, fino all’aggiunta del poggiatesta.
Ila by Pedrali, Design Patrick Jouin – Photo © Andrea Garuti – Art direction Studio FM_styling Studio Salaris
MUG Magazzini Generativi, Bologna, Italy – Photo © Lorenzo Burlando
Dalle sedute alle poltrone, per arrivare ai divani. In Buddy sofa (design Busetti Garuti Redaelli) sembra impossibile trattenere la morbidezza che si divincola fra linee sinuose quanto più giocose. Un’esplosione di comfort (dato da quattro diverse densità di schiumato poliuretanico e dalle cinghie elastiche) contenuta unicamente dal rivestimento. In continuità stilistica con i numerosi elementi della famiglia Buddy, anche il divano presenta un contrasto tra i volumi pieni della seduta e la leggerezza del telaio.