DATA SHEET

Furnishings: custom made on design by the architects
Lighting: Glim by Reda Amalou Design, Meshmatics by Rick Tegelaar
Photo credits: Mikael Bénard

Come un viaggio sulla via della seta, attraverso le tradizioni culinarie dei vari paesi che si incontrano sugli 8mila chilometri che un tempo collegavano l’impero cinese a quello romano: è il nuovo ristorante Shirvan Métisse a Doha, progettato dallo studio di architettura parigino AW2 e guidato dallo chef stellato Akrame Benallal.

“Un luogo in cui le persone possono assorbire la cultura del Qatar, intrecciando tradizione e design contemporaneo”, raccontano Reda Amalou e Stéphanie Ledoux, Partner di AW2. “Shirvan Restaurant è uno studio approfondito del design dello spazio esperienziale in cui l’architettura e gli interni mirano a esaltare l’esperienza sensoriale già fornita dalla cucina fenomenale dello chef Akrame”.

Il locale, di 600 metri quadrati con una capienza di 140 persone, si trova nella frequentatissima zona di Pearl Marina, il porto turistico punteggiato da negozi di alta gamma. Il ristorante è distribuito su due piani e comprende un’area lounge e un bar, un’ampia sala da pranzo e aree terrazzate dove i commensali possono godere della vista sul mare e sullo skyline di Doha.

Tanti i riferimenti al Qatar e alla tradizione architettonica araba che si ibridano ad altre influenze, in un viaggio lungo i paesi attraversati un tempo dai carovanieri della via della seta: protagonista dello spazio un maxi pannello a parete che cita la mashrabiyya, la griglia in legno traforata di cui sono spesso dotate finestre, logge e balconi arabi, un elemento utilizzato come espediente di ventilazione, ma allo stesso tempo come ‘velo’ per salvaguardare le donne da sguardi indiscreti. I pannelli intrecciati e finemente traforati sono il tratto distintivo che caratterizza gli interni, creando dei percorsi intimi, sottolineati da una studiata illuminazione soffusa, distillata solo dove serve.

Il cuore del ristorante è rappresentato da un ambiente ottagonale e a doppia altezza, dotato di una cucina a vista dove poter osservare lo chef al lavoro. Qui alberi di ulivo e spezie ricordano i coloratissimi mercati alimentari della regione, le finestre ad arco dal pavimento al soffitto incorniciano la vista verso il porto, mentre le lampade a sospensione in rete con motivo yemenita in ottone traforato sormontano il soffitto e creano sofisticati giochi di luci e ombre, in uno spazio che cambia dal giorno alla notte, regalando sensazioni ogni volta diverse, e uniche.