Figlia della pandemia e giunta felicemente al suo secondo anno, Casina Impertinente irrompe nel già ricco panorama del design che cerca spazio nel mondo food, in particolare quel mondo food che cerca un’adeguata cornice bussando alla porta del design.
E in questa “casina” il modello Viva di Maistri trova l’altra metà della mela.
Contenitore pensato dall’architetto Monica Luraschi (founder e front woman di ēcasa), animato da due chef passati dalle “forchette caudine” di Masterchef (Alida Gotta medaglia d’argento della quinta edizione e Maurizio Rosazza Prin secondo classificato nel 2012), Casina Impertinente è il luogo dove la cucina Viva di Maistri traduce nella pratica il messaggio di “cucina universale” che l’azienda del Gruppo Asso ha come grande nuova proposta di quest’anno.
Quando ci sono i media – soprattutto la televisione e il web – di mezzo, l’integrazione tra il “saper fare” degli chef e il “saper accogliere chi sa fare” è una chiave di volta per rendere fluido lo scorrere delle preparazioni e degli assaggi, in un clima leggero e dinamico.
I generosi spazi che la cucina Viva di Maistri mette a disposizione dei due chef o – in prospettiva – anche di semplici appassionati gourmet, sono esaltati dal ricco e intelligente sistema di storage che c’è, ma non si vede.
E proprio l’esserci senza rubare la scena che mette nelle condizioni chi desidera tuffarsi nell’arte culinaria di trovare la propria dimensione di cuoco e, una volta prese le misure con la geografia di Viva, poter operare con semplicità in un contesto dove il design fa il suo mestiere originario: quello di semplificare il gesto e premiare lo sguardo.
Casina Impertinente è l’incontro tra 4 realtà molto differenti tra di loro, per carattere, scelte di vita e quotidianità, ma questo essere tutti diversi crea un’armonia fatta di idee e personalità: un po’ come l’ambizioso progetto “cucina universale” di Maistri, dove la libertà di composizione (e le possibilità sono davvero infinite) è nelle mani del progettista che può contare sull’esperienza tecnica di un’azienda che ha fatto della personalizzazione il proprio biglietto da visita.