«Nel corso di questi cent’anni di storia e passione, Venini ha custodito e interpretato un patrimonio artistico unico, che affonda le proprie radici nella cultura veneziana del 1200, dando vita a opere inconfondibili e capaci di fondere i profondi saperi della tradizione con il fascino dell’estetica contemporanea». Le parole di Silvia Damiani, Presidente Venini nonché Vicepresidente del Gruppo Damiani, riassumono il percorso che per un intero secolo ha definito l’identità di Venini, un connubio di arte, tradizione, artigianalità, amore per una cultura e un’eredità che da Murano ha varcato confini e mode, mantenendosi intatta.
Identità che ritroviamo perfettamente ritratta nell’ultima creazione della fornace Venini per la collezione ArtGlass: le coppe da champagne Bollicine, una vera novità per il brand. Una raffinata lavorazione (rigorosamente in vetro di Murano) dona carattere al prodotto, enfatizzata poi dalla colorazione rosa cipria.
ArtGlass è solo l’ultimo regalo che Venini si è fatto (e ha concesso ai suoi estimatori) in occasione dei festeggiamenti tenutisi nel corso del 2021.
Si annovera, infatti, anche la creazione di un’edizione limitata a cento pezzi della sua opera più iconica, il vaso Veronese (presentato in rosa cipria con dettagli rosso sangue di bue), e l’aggiunta di tre colori inediti alla sua già ricchissima palette.
Non da meno, l’esclusiva collaborazione con Versace che ha dato vita ai tre vasi VVV, Smoking e Gessato (realizzati in 149 esemplari), riedizioni delle creazioni che nel 1997 Gianni Versace aveva disegnato insieme a Venini in serie limitata.
Infine, Venini presenta presso la Fondazione Cini (Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia) la mostra “Le stanze del vetro”, sviluppata nella duplice esposizione “Tapio Wirkkala alla Venini” e “Toni Zuccheri alla Venini”, entrambe a cura di Marino Barovier. In scena fino al 13 Marzo 2022, 200 opere in vetro che raccontano la collaborazione dei due maestri dell’arte vetraria con la fornace a metà degli anni Sessanta.
