La terza legge della dinamica descrive molto bene la coppia professionale formata da Leonardo e Marzia Dainelli, che dal 2007 firma come Dainelli Studio progetti di interior – pubblici e privati – e di prodotto. Quel principio che stabilisce ad ogni azione una reazione uguale e contraria, calza alla perfezione all’iter creativo del duo che, partendo dal medesimo progetto si esprime contemporaneamente con rigore formale e ornamento, pacatezza ed esuberanza. La continua ricerca estetica e formale di entrambi si concretizza in un design ricercato, attento alle proporzioni, all’armonia tra forme, colori, materiali e finiture. Fino alla costruzione di un progetto completamente personalizzato. Ce ne parlano attraverso le realizzazioni più recenti.

Aria Hub by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Aria Hub by Dainelli Studio

Aria Hub by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Il vostro lavoro è connotato dalla convivenza di elementi in contrasto. È una proiezione delle rispettive personalità? Da dove arriva il vostro stile personale?
LD
: Questo equilibrio è uno degli elementi più caratterizzanti della nostra cifra stilistica. Io ho ha una visione più rigorosa, legata al dettaglio, uno sguardo da designer di prodotto, mentre Marzia, architetto di interni, ragiona in un’ottica di insieme, stilisticamente è più orientata al decoro e anche all’emotività legata al progetto. Nelle nostre realizzazioni questo si traduce in un balance creativo e nella capacità di trattare sia le minuzie che il quadro generale.

Come riuscite a creare armonia ed eleganza nel progetto senza che uno di questi elementi diversi predomini sull’altro?
MD
: Lavorare in coppia significa trovare il giusto bilanciamento tra due visioni, è un processo complesso perché ci si mette spesso in discussione, ma negli anni abbiamo imparato a farne una ricchezza e un punto di forza.

Aria Hub by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri
Aria Hub by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Aria Hub by Dainelli Studio

Aria Hub, progetto di co housing per studenti nel quartiere Ortica di Milano. Qual è stata la sfida?
MD
: Il progetto di Aria Hub ci ha permesso di confrontarci con una tipologia abitativa completamente nuova. In più, rispetto ai progetti residenziali e di hospitality su cui siamo abituati a lavorare, lo stabile era molto più grande. Si tratta di una palazzina su quattro livelli, con due appartamenti per piano, ciascuno con due o tre camere da letto, oltre ad un’area comune. A questo aggiungi che si è trattato di un progetto a basso budget, e la sfida è servita!

Come l’avete vinta? Come avete sviluppato il progetto?
MD
: Le dimensioni e la tipologia non ci hanno messo in difficoltà. La sfida principale è stata riuscire a creare degli spazi curati, accoglienti e con un tocco di design a basso budget. Per gli arredi, abbiamo lavorato mixando pezzi di modernariato cercati nei mercatini e da alcuni rivenditori con cui collaboriamo di solito. Lato ristrutturazione, abbiamo cercato quando possibile di mantenere i rivestimenti esistenti – è una cosa che facciamo spesso, a prescindere dal budget, perché amiamo preservare la storia del luogo in cui andiamo a lavorare – e utilizzato le nuove superfici nella doppia funzione di rivestimento/decoro.

Monoscopio by Ceramica Bardelli, Design Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Monoscopio by Ceramica Bardelli, Design Dainelli Studio

Per l’occasione, avete disegnato le superfici ceramiche Monoscopio realizzate da Ceramica Bardelli, entrate a far parte del catalogo aziendale.
LD
: Proprio nel momento in cui abbiamo iniziato a ragionare sulle nuove superfici per Aria Hub, siamo entrati in contatto con Ceramica Bardelli. L’azienda ci ha chiesto di disegnare una nuova collezione e abbiamo pensato di unire le due cose! Monoscopio è stata pensata per rispondere alle nostre esigenze progettuali per il co-housing di Ortica e al tempo stesso per inserirsi nel catalogo dell’azienda.

La collezione, infatti, è ispirata alle atmosfere degli interni milanesi di metà secolo, con un fondo che riprende la graniglia, un decoro e una piastrella tridimensionale cannettata per le superfici orizzontali, che ricorda le boiserie in legno. Negli anni abbiamo lavorato con la ceramica – recentemente abbiamo presentato Faces Ceramic un’autoproduzione di sculture decorative – ma è la prima volta che lavoriamo con i rivestimenti ceramici. L’opportunità di farlo con un’azienda storica come Ceramica Bardelli è stata decisamente preziosa.

Monoscopio by Ceramica Bardelli, Design Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri
Monoscopio by Ceramica Bardelli, Design Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Monoscopio by Ceramica Bardelli,
Design Dainelli Studio

La capacità di dialogo con l’ambiente e con il fruitore è un vostro punto di forza. È più facile quando si progettano spazi privati o elementi d’arredo?
MD
: Ciascuno di noi si trova più a suo agio nel suo mondo di riferimento. Io ho un’attitude più empatica e riesco a capire al volo le esigenze – pratiche e non – del cliente privato. Leonardo invece ha una passione assoluta per tutti i tecnicismi legati alla produzione; quindi, soprattutto nella fase di prototipazione riesce a dialogare con le aziende per trovare la soluzione più adatta.

Settembrini by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Private residence by Dainelli Studio

Settembrini by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Ci sono materiali con i quali vi trovate più a vostro agio o amate di più? E perché?
MD
: I materiali con cui lavoriamo più spesso e con cui ci sentiamo maggiormente a nostro agio sono il legno e il marmo, probabilmente un retaggio della Toscana! Leonardo è originario della zona di Pisa e nei primi anni lo studio ha avuto sede tra le colline toscane, a due passi da cave di marmi e paesaggi bucolici.

Nella residenza di via Settembrini qual è il punto di equilibrio?
MD
: Nell’appartamento di via Settembrini il lavoro è stato unire il vecchio e il nuovo. Volevamo mantenere assolutamente il parquet e le cementine originali e le importanti modanature delle finestre, ma al tempo stesso dare un tocco contemporaneo, in linea con il giovane proprietario, un giornalista e autore televisivo. Avendo abbattuto una parete, ad esempio, anziché ricostruire la parte di pavimento mancante abbiamo ‘ricucito’ la superfice con una lastra di ottone. La cucina e la camera da letto hanno uno stile moderno ma ricercato, abbiamo giocato con il colore e con le finiture metalliche.

Settembrini by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri
Settembrini by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Private residence by Dainelli Studio

Settembrini by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Private residence by Dainelli Studio

Settembrini by Dainelli Studio - Photo © Carolina Gheri

Quali dei pezzi creati per aziende di design avete utilizzato? E perché li avete scelti per questo luogo?
LD
: Abbiamo usato molti prodotti di Gallotti&Radice, come il tavolino e lo scrittoio-vanity in camera da letto e il divano Elissa e la poltroncina Lilas, disegnati da noi per l’azienda e posizionati nella zona living. Lo stile del brand era perfetto per ottenere l’effetto timeless capace di tenere insieme i dettagli storici dell’appartamento e una fruizione più contemporanea dello stesso.

Cosa vi piacerebbe progettare che non avete ancora fatto?
MD
: Stiamo iniziando a progettare una masseria in Puglia, lavorare su un progetto in mezzo alla natura era uno dei nostri sogni, non vediamo l’ora di entrare nel vivo della costruzione!

Photo © Carolina Gheri