Il percorso è stato avviato nel 2015, con l’acquisizione di Penta, lighting brand del design contemporaneo; seguito nel 2018 dall’affiancamento dello storico marchio Arredoluce (famose sono le sue riedizioni dei lavori dei Maestri come Gio Ponti, Castiglioni e Angelo Lelii); e infine, nel 2020, l’ingresso di Castaldi e dei suoi sistemi tecnico-architetturali per indoor e outdoor.
Andrea Citterio, autore di questo progetto di aggregazione, ha posto così le basi per la creazione di un’unica realtà sempre più specializzata, dalla proposta completa nel comparto lighting. Oggi il percorso sembra essere arrivato a compimento con Auralis, “il primo polo industriale integrato nell’ambito dell’illuminazione”.
Un hub della luce (completamente Made in Italy) che già conta un fatturato consolidato intorno ai 20 milioni di euro e che vanta l’ammissione in Elite, il private market del Gruppo Borsa Italiana oggi parte di Euronext: la prospettiva è pertanto la quotazione in Piazza Affari nell’arco dei prossimi tre anni.
Sotto la capogruppo Auralis, Penta, Castaldi e Arredoluce resteranno comunque tre società indipendenti, a salvaguardia della propria identità, segmento di mercato, manager di riferimento; ma in una logica di sinergie sono state ridisegnate e raggruppate le funzioni relative al centro Ricerca & Sviluppo e all’ufficio tecnico, con l’obiettivo di rendere permeabili i confini fra le aziende.
Il gruppo (la cui presenza è già sviluppata su 95 Paesi grazie anche alle filiali di Miami e di Singapore, alle sedi di Londra e Germania) investe anche in start up attive nell’IoT (Internet of Things) nell’ambito delle smart city e dello smart building, oltre ad aver definito un piano di sostenibilità che riguarda le scelte relative al packaging, l’utilizzo di veicoli elettrici e una graduale transizione verso l’impiego di fonti rinnovabili per l’alimentazione energetica delle sue sedi.
“Con queste tre aziende siamo in grado di soddisfare ogni genere di esigenza di illuminazione, che si tratti di soluzioni tecniche per indoor oppure outdoor, di progetti per il residenziale o per il contract, di collezioni di design contemporaneo o nell’ambito dei grandi classici – prosegue il CEO, Andrea Citterio – A identificare questo sistema aperto e multiespressivo è il payoff Limitless Lighting con cui comunichiamo l’identità del Corporate brand”.