La Grangette: il mariage tra natura e design

Nello showroom milanese di Signature Kitchen Suite è stata presentata La Grangette, un raffinato orto da interni che unisce tecnologia e green

È tutto Made in France il progetto de La Grangette, dalla famiglia di Avignone che l’ha pensata e voluta a Pininfarina (ma per mano del suo Head of Experience and Product Design, il francese Xavier Blanc Baudriller) che l’ha disegnata e ingegnerizzata.

Il risultato è un oggetto che va oltre l’oggetto, un santuario della natura da accogliere in un ambiente indoor, che sia domestico o contract. La Grangette non è un capriccio estetico, non è una metafora della sostenibilità: è una costruzione tecnologica per molti (non per tutti: costa infatti 24mila euro), che rende disponibile un prodotto green a una fascia di clientela high end privata. Ma è anche per il mondo hospitality a 5 stelle o per il working space più avanzato, trovando armoniosa collocazione nelle aree comuni di un moderno headquarter.

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La Grangette. Ph © Eric Mercier

Le “storie” che gravitano attorno a La Grangette parlano dell’infanzia, della Provenza, dell’intelligenza artificiale, poi arriva il design, in questo caso al totale servizio della destinazione d’uso, zero fronzoli, parola di Pininfarina.
Come ha commentato Baudriller: «La Grangette rappresenta l’espressione dei nostri valori: dall’approccio alla tecnologia alla combinazione tra tangibile e intangibile per arrivare all’interazione».

La Grangette. Ph © Eric Mercier
La Grangette. Ph © Eric Mercier

Nel serio percorso legato alla natura e alla sostenibilità che con coraggio Signature Kitchen Suite ha intrapreso fin dall’opening del 2020, l’abbinamento con La Grangette corrisponde a una ciliegina (biologica) sulla torta, a conferma dell’attitudine del brand coreano a non scendere a compromessi con abbinamenti che non siano perfettamente in linea con l’anima e la strategia aziendale.

La “collezione” di insalate, erbe aromatiche e healthy che La Grangette propone cresce in un sistema automatizzato che consuma il 90% in meno di acqua rispetto alle coltivazioni tradizionali ed è l’intelligenza artificiale – in questo sistema dove gli estremi si attraggono e la tradizione sposa la tecnologia – a governare il tutto tramite una raffinata e dedicata app che guida l’utente dalla semina al raccolto.