«Penso che oggi, più che mai, sia fondamentale instaurare un dialogo continuo con creativi e visionari internazionali che possano dare il proprio contributo nel processo evolutivo dell’estetica Fendi», racconta Silvia Venturini Fendi, a capo della direzione artistica Fendi Casa. Si amplia dunque la famiglia non solo di nuove collezioni ma anche di personaggi chiamati a condividere quel procedimento impalpabile fatto di pensiero e ispirazione che origina le idee.
Ne è stata data un’anticipazione in esclusiva proprio in ottobre all’interno dell’iconico Palazzo della Civiltà Italiana, sede romana della maison, occasione per segnare anche il debutto ufficiale della prestigiosa partnership tra Fendi e Design Holding, uniti nella formazione della nuova società Fashion Furniture Design, FF Design, finalizzata a sviluppare il mondo Fendi Casa.
Nell’allestimento al piano espositivo dello storico edificio dell’EUR, un’anteprima di quello che vedremo in forma più ampia e completa al prossimo Salone del Mobile 2022 ha mostrato tutta l’autenticità, l’unicità ma anche la desiderabilità del brand. Ci hanno messo lo ‘zampino’, Marcel Wanders con il divano Five, nell’elegante essenzialità delle sue comode sedute modulari, integrate a tavolini in marmo che giocano con texture e cromatismi, e con un letto dall’importante testiera di oltre 3 metri di larghezza che rivela un patchwork di materiali diversi, dal visone rasato al legno, omaggio al patrimonio artigianale e sperimentale dell’azienda.
Atelier Oï si ispira invece alla facciata del Palazzo per il tavolino Metropolis, con un’intrigante base in metallo ossidato dotato di una sequenza ritmica di archi su cui si appoggia un piano in vetro, e lavora con uno degli elementi più iconici dell’estetica di Fendi, la playfulness, per il divano modulare Fun, dove l’imbottitura fa capolino da sotto il rivestimento per un effetto Peekaboo.
Toan Nguyen progetta Sandia, divano modulare dalle linee organiche, curve, quasi femminili, che creano un senso di confortevole protezione, rivestito in velluto in una calda tonalità cannella. Mentre ha un elegante effetto trompe l’oeil il divano Parsifal, caratterizzato dai braccioli decorati con strisce Pequin, disegnato da Thierry Lemaire, che incorniciano gli elementi strutturali. Non manca la serie per esterni con la collezione The Outdoor disegnata da Piero Lissoni, che utilizza rare canne di bambù dal diametro inusuale per creare la struttura di un sistema di sedute.
Tra gli altri nomi ad aver collaborato, ci sono anche Cristina Celestino, Chiara Andreatti, Dimorestudio.