Dall’intenso verde Persia alle tinte pastello come il pesca, la salvia, l’avio, fino ai polverosi ocra e blu lapis. Il mondo della ceramica si presenta come un sorprendente universo a colori, si tinge delle striature intense e delle iridescenze dei marmi più preziosi, indossa cangianti effetti metallici, sfoggia palette glamour contemporanee, gioca con le finiture glossy o satin. Novità diverse per ispirazioni, ma che hanno come minimo comune denominatore la sostenibilità e la circolarità.
Toni pastello, affreschi e digital jungle
Tra le novità in mostra al Cersaie, il Salone della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, a Bologna dal 27 settembre al primo ottobre, i rivestimenti come opere d’arte per personalizzare e rendere unici gli interni come gli outdoor, i pavimenti come le pareti e gli arredi. Collezioni ceramiche per creare delle scenografiche a parete, come la linea Affrescati di Ceramiche Refin, un’interpretazione, suggestiva ed eclettica, della storia e della bellezza degli affreschi murari italiani, attraverso superfici materiche, lievi ondulature, segni di spatolature e una stratificazione cromatica che raggiunge il suo apice decorativo nel cielo stellato della piastrella Giotto. Ceramiche Keope celebra la delicatezza dei toni pastello e propone cinque nuove tonalità con Elements Design Paint: Avio, Sage, Peach, Powder e Cotto, colori desaturati e terrosi che permettono di realizzare ambienti contemporanei e dal fascino sognante. A colori anche i sanitari, come i lavabi Spire di Elena Salmistraro per Flaminia, una collezione di lavabi da appoggio, monocolore o bicolore, che richiama le forme morbide e sinuose di un elemento naturale come la conchiglia. Le cromie accendono le pareti grazie a disegni ad alta definizione e motivi audaci, come nella linea di carte da pareti Digital Jungle di Massimo Iosa Ghini per Tecnografica, una rilettura del tema vegetale tropicale realizzata con grafica vettoriale.
Cemento, seminati e metalli
Tra le ispirazioni di tendenza, l’effetto cemento, i seminati e i metalli: Ferruccio Laviani presenta con Lea Ceramiche la collezione Masterpiece, un nuovo alfabeto ceramico nato dalla combinazione e scomposizione di due superfici materiche come il cemento e il seminato: “Masterpiece è il perfetto equilibrio tra due elementi: Master, appunto, dal colore uniforme e materico che con l’aggiunta di una graniglia omogenea si trasforma in Piece, un ’terrazzo’ dal pattern sottile e discreto, declinato in varie nuances di colore”, racconta il designer. Panaria Ceramica invece presenta Blade, una seconda pelle effetto metallo, ben visibile nel colore Rust, con i suoi toni caldi e ossidati dall’effetto vintage; una collezione che al potere decorativo unisce la sicurezza: Blade fa infatti parte della linea Protect, pavimenti e rivestimenti antibatterici in gres porcellanato che eliminano fino al 99,9% dei batteri.
Gli effetti legno e marmo, ancora più realistici
Ritornano, ancor più scenografiche e realistiche, le piastrelle che riproducono la nodosità e la naturalezza del legno: come Roots di FAP Ceramiche, un rovere in gres porcellanato rivitalizzato nel colore con uno sguardo attento ai microdettagli che raccontano l’anima più vera della materia. E continua l’indagine sulle pietre naturali: il travertino celebrato da Marazzi nel gres Mystone Travertino, con dettagli e imperfezioni riprodotti con precisione grazie alla stampa digitale Sublime Sync, che assicura l’incastro tra grafica e struttura; l’eleganza del marmo Verde Alpi, un marmo italiano estratto principalmente in Valle d’Aosta, reinterpretato da Laminam in una più ampia gamma di sfumature di verde, e l’intenso Sahara Noir Extra, celebrato da Laminam in una versione che esalta i tratti pittorici del tipico marmo nero estratto in Tunisia. Ragno con Incanto rilegge tredici marmi policromi nel gres porcellanato declinato in un’ampia gamma di formati, ideali anche per riqualificare spazi residenziali e commerciali grazie alla leggerezza delle lastre. Lapitec porta avanti la sua ricerca sulla pietra sinterizzata con Musa nelle cromie Bianco Atena, Bianco Giulia e Bianco Venere, che si aggiungono alle già esistenti nuances Bianco Vittoria, Bianco Elettra e Bianco Aurora e offrono, in una gradazione ascendente, tre variazioni di spessore della venatura, con una decorazione eterogenea evidenziata a contrasto nei toni del grigio sulla base bianca.
Grandi progetti e installazioni oniriche
La ceramica, versatile, camaleontica e ad elevate prestazioni, è l’alleata degli architetti, scelta nei grandi progetti come seconda pelle delle facciate, per personalizzare gli interni, come top e piani di lavoro delle cucine, infinite applicazioni testimoniate dalla presenza al Cersaie di Aran Cucine, marchio ambasciatore del made in Italy con realizzazioni contract e private in tutto il mondo. “Spesso dimentichiamo che la ceramica è così versatile da poter andare oltre il suo tradizionale utilizzo a pavimento e rivestimento”, dice Ana Milena Hernández, fondatrice e direttrice del design studio Masquespacio, che in fiera a Bologna cattura l’attenzione con l’installazione Infinite Majesty per Roca Tile, un percorso immersivo e onirico ispirato al mondo classico greco-romano, con sfere, cilindri, coni, cubi e prismi che si fondono in colonne policrome intorno allo spazio centrale.
Sostenibilità e circolarità
Il minimo comune denominatore delle nuove proposte è la sostenibilità, che si traduce in progetti, produzioni e materiali a basso impatto ambientale. Tra gli esempi di questo impegno, Ecos di Itlas, l’ultima novità dell’azienda di Cordignano che mette al centro l’economia circolare sostenibile, utilizzando materia prima secondaria per realizzare superfici in legno, pavimenti e pareti; in questo modo si riducono al minimo gli sprechi di lavorazione, che vengono al contempo rivalorizzati, dando nuova vita a parti di materiale che altrimenti andrebbero perse. Sulla stessa linea è Porcelanosa, che nei pannelli decorativi Wave della gamma Fitwall (Krion) utilizza minerale, resina e PET riciclato. Un circolo virtuoso, che fa bene alla casa e all’ambiente.
Maxi lastre e piccoli formati
Accanto alle lastre oltre 3 metri, ritornano anche i piccoli formati, come Muretto di Casalgrande Padana, proposta in formato unico di 8.2×25 cm, si presta a differenti e creativi schemi di posa, da quella orizzontale a fughe sfalsate che riprende il pattern tipico del mattone a quella geometrica con fughe sovrapposte, fino alla posa verticale. Di Mosaico+, cut-up, moduli in gres porcellanato ispirati all’omonima tecnica letteraria nata durante il Dadaismo, che segna la prima collaborazione tra Massimo Nadalini, art director del brand, e Carlo Losi, aka CARDO. Il cut-up consiste nel tagliare fisicamente un testo, lasciando intatte parole o frasi. Come avviene nel montaggio di un film, i vari frammenti vengono in seguito giustapposti in modo diverso dando vita a un nuovo testo. Un processo di frammentazione e ricomposizione simile a quello seguito in questa novità ceramica.