Ryosuke Fukusada, con la sua idea di Pivot, ci ha portati verso una dimensione matematica del design e della luce. In algebra, il pivot, è infatti l’elemento che consente di far funzionare un algoritmo” dichiara Giuseppe Scaturro, CEO di Axolight. “La bellezza di Pivot sta nelle infinite possibilità stilistiche e luminose che permette di creare, pur utilizzando un unico punto luce”.

Pivot by Axolight, Design Ryosuke Fukusada

Nella versione a soffitto, ogni corpo lampada è caratterizzato da tre elementi portanti e uniti fra loro. Un piccolo cilindro, la cui forma richiama quella dell’hishaku giapponese (un mestolo per l’acqua), che contiene la sorgente LED e una lente; due anelli rotanti (alti appena 1,5 cm ciascuno) disposti l’uno sull’altro che consentono l’interconnessione di ogni singola sorgente luminosa a due canaline tubolari di metallo, dando vita a un sistema modulare e lineare. La totale libertà di rotazione dei due anelli sovrapposti consente al sistema di creare infinite forme geometriche e di portare la luce ovunque si desideri. Nella versione di serie, ogni sistema può accogliere da due a dieci sorgenti di luce fino a 10 metri di lunghezza, ma può essere facilmente allungato o accorciato per progetti su misura.

Pivot by Axolight, Design Ryosuke Fukusada

Pivot è progettato per essere compatibile con quattro collezioni di sospensioni Axolight: Jewel Mono di Studio Yonoh, Liaison di Sara Moroni, Urban mini di Dima Loginoff, Virtus di Manuel Vivian. I pendenti saranno quindi applicabili in alternativa, integrale o parziale, ai singoli spot da soffitto, dando vita a un sistema di illuminazione con infinite possibilità interpretative e vocato al mondo della progettazione.

Bianco, nero e greige sono le tre finiture di serie della collezione.