Shanghai: una design destination in costante evoluzione

Non rallenta la forza progettuale della città di Shanghai, hub internazionale per creativi e architetti che si esprimono in magnifiche opere destinate alla collettività

È evidente che, in un mondo ampiamente coinvolto nella morsa di una pandemia globale, con tutte le preoccupazioni e le incertezze correlate, l’architettura e il design – in Occidente perlomeno – riflettano in una certa misura questa tensione ed esitazione nel correre rischi. Alcuni architetti e designer stanno procedendo al meglio; altri con più difficoltà. Ma è una questione di atmosfera quanto di chiara dinamicità commerciale; se i clienti sono più inquieti, si astengono chiaramente dal fare investimenti, e i consulenti creativi sono costretti ad attendere momenti più positivi e ottimistici.

Shanghai
Shanghai

Per quanto riguarda l’ambito del progetto, Shanghai sembra aver completamente sfuggito o rimosso questo senso di attesa e sospensione. Alcuni dei progetti più spettacolari e fantasiosi che questa città abbia visto negli ultimi anni, sono arrivati sulla scena in tempi recenti. Qui vi riportiamo alcuni esempi tra le ultime opere che stanno contribuendo a rendere Shanghai la design destination d’Oriente.

Iniziamo con le librerie. “Veramente?”, potreste ribattere. Ma i nuovi bookshop così diffusi in città – e in realtà in molte altre metropoli della Cina – servono semplicemente per rafforzare l’amore tipicamente locale per le parole stampate e per rassicurare noi stessi che internet e gli e-book sono ben lontani dal catturare il cuore e le menti dei bibliofili cinesi.

Shanghai Zhongshuge Minhang bookstore by X+Living
Shanghai Zhongshuge Minhang bookstore by X+Living

L’architetto Li Xiang dello studio X+Living ha legato il proprio nome a progetti come la straordinaria libreria Zhongshuge Minhang nel distretto Minhang di Shanghai, che proietta i visitatori in una misteriosa sala magica di specchi. Luci stravaganti, travi laminante che creano avvolgenti intrecci e strutture angolari ridefiniscono completamente l’intero ideale di libreria – soprattutto per un pubblico occidentale.
Tsutaya Books nel Columbia Circle mostra una hall espositiva, una galleria, caffè e ristorante, tutto a favore dello scambio interculturale tra Giappone e Cina, mentre ZiWU su Jiango Zhong Lu, vicino a Chongqing Nan Lu, affianca questa “cattedrale di libri” a uno spazio espositivo e una galleria d’arte all’ultimo piano.

Tom Dixon Shanghai Hub
Tom Dixon Shanghai Hub

Sul fronte retail, non si può ignorare la recente apertura del terzo store in Cina di Tom Dixon – i primi due erano a Hangzhou e Pechino. Il brand ha ribattezzato lo spazio “Hub”, collocandolo in un edificio tradizionale cinese circondato dall’architettura Shikumen. “Shikumen”, che tradotto significa “cancello di pietra”, è uno stile architettonico tipico di Shanghai che fonde l’architettura e attitudini sociali tradizionali cinesi con elementi del design occidentale. Lo store è ubicato nel centro culturale di Xintiandi, un’area pedonale della città nella Concessione francese e uno dei primi progetti di rigenerazione urbana in Cina. Colmo di bar, ristoranti, gallerie, librerie, è esso stesso una destinazione da visitare, con le sue tradizionali racchiuse da cancelli in pietra e affacciate su strette vie: è un invito per i visitatori a esplorare i dintorni e godersi l’atmosfera.

J. Boroski by Atelier XY. Photo © Su Sheng Liang
J. Boroski by Atelier XY. Photo © Su Sheng Liang

Bar e ristoranti sorprendentemente sembrano riflettere un approccio progettuale più discreto e orientato maggiormente alle scelte materiche, rispetto alle esuberanti librerie. Forse per un’attitudine dei cittadini di Shanghai a spendere di più per i libri che per food e drink. Ma c’è comunque spazio per eccentricità ed idiosincrasie; lo studio Atelier XY ha tappezzato muri e pavimenti del nuovo bar J. Boroski, nella Concessione francese, con ben 1.254 scarabei e perfino tarantole imbalsamati. La sequenza di spazi a bassa illuminazione accentuano l’atmosfera intima, seppur non si amino questi insetti.

Bar Lotus, Shanghai - Photo © Wen Studio
Bar Lotus, Shanghai – Photo © Wen Studio
Bar Lotus, Shanghai - Photo © Wen Studio
Bar Lotus, Shanghai – Photo © Wen Studio

Il Bar Lotus, realizzato da Office AIO nel distretto Jing’An, sfrutta la prospettiva a media distanza lungo i suoi eleganti e profondi corridoi. Pareti specchianti scorrevoli si ritraggono la sera così che il caffè – illuminato da luce naturale – nella parte antistante dell’edificio lasci spazio al night club notturno sul retro. Ho una particolare predilezione per il “Dead Poet”, devo dirlo, nel Huangpu District su Jinxian Lu. Progettato dal team di Oha, designer che sono diventati specialisti nel campo food & beverage, ha un stile “shabby chic” che sarà certamente familiare per gli abitanti di Londra o New York

NEOBridge hotel by Xing Design. Photo © courtesy of Xing Design
NEOBridge hotel by Xing Design. Photo © courtesy of Xing Design

Hotel, gallerie, musei, ristoranti… decisamente troppi gli spunti per creare una selezione qui. Passando velocemente dal NEOBridge Hotel a Caojiadu (Shanghai), un “esperimento sulla relazione tra hotel e città” stando alle parole dei progettisti Xing Architects, che hanno creato una impressionante facciata a cascata con un ponte in vetro, arriviamo allo Shanghai Edition hotel, forse la più grande novità per l’ospitalità, con la sua gamma di ristoranti e club inclusi HIYA (un ristorante giapponese ispirato alle Izakaya) al 27esimo piano, e lo splendido ROOF che, come suggerisce il nome, è un lounge bar al 29esimo piano – sul tetto – da cui le superfici ultra illuminate dei palazzi del Bund possono essere ammirate (inclusa la Shanghai Tower, la torre più alta della cina e la seconda al mondo), mentre si gusta il proprio, estremamente costoso, cocktail.

The Shanghai EDITION - Photo © Nikolas Koenig
The Shanghai EDITION – Photo © Nikolas Koenig

Come dicevo, abbiamo solo grattato la superficie. A differenza di altri posti nel mondo, la Cina è aperta al business e Shanghai resta la quintessenza dell’animo cinese. Un luogo da visitare.

Testo by Aidan Walker ©