Che Pedrali abbia sempre dimostrato acume ed empatia nel cogliere le sfumature in divenire dell’abitare – casa o ufficio – è fatto noto. Ma in questo momento di stravolgimento del contesto office e delle sue prerogative, di una maggiore assimilazione con il panorama domestico, unitamente al desiderio di nuove sensazioni generate dalla cornice arredativa, l’azienda ha manifestato una precisa predisposizione al cambiamento e all’intercettazione di tali, inediti scenari. Predisposizione che si è tradotta e concretizzata nella nuova collezione Pedrali Working Spaces 2020 che mira a creare nuovi modelli di riferimento e nuove modalità di interazione.
Quali quindi le trasformazioni in atto e conseguentemente i rinnovati principi perseguiti dall’azienda?

Pedrali_Toa,-designed-by-Robin-Rizzini_art-direction-Studio-FM_photo-Andrea-Garuti-(1)

Toa Table by Robin Rizzini

L’ufficio deve essere dinamico e le soluzioni d’arredo flessibili, funzionali e sostenibili per creare spazi lavorativi facilmente personalizzabili e rimodulabili in base alle necessità del momento”. Un postulato che si traduce in sale riunioni che possono ridefinirsi attraverso postazioni di lavoro separate, spazi meeting o lavoro che garantiscono privacy acustica e visiva, pareti divisorie in grado di riconfigurare gli ambienti e fungere al contempo da elementi multifunzionali.
Artefice di questa dimensione è, in primis, il tavolo Toa, disegnato da Robin Rizzini, riproposto ora in differenti dimensioni: modulabile in termini di lunghezza e larghezza, arreda un light office quanto un ufficio direzionale, assolvendo alla funzione di desk, meeting table o conference table con la medesima facilità.

Fa subito seguito Arki-Table adjustable desk (che insieme ad Arki-desk e Arki-Bench amplia la famiglia Arki), essenza dell’ufficio smart e dinamico; si connota infatti per il pratico ripiano regolabile in altezza che consente di lavorare seduti o in piedi, ma anche per il pannello fonoassorbente ancorato che crea un confortevole perimetro tra le scrivanie. Sulla stessa scia tematica, l’originale e ancor più versatile Ypsilon Connect, parete divisoria fonoassorbente e autoportante disegnata da Jorge Pensi. Accanto allo scopo primo di separare spazi e al contempo generare benessere acustico, Ypsilon Connect amplia il proprio raggio d’azione attraverso molteplici accessori, come una lavagna magnetica, mensole o ganci appendiabiti, fino a prevedere il fissaggio di un monitor.

Arki Table Adjustable  Desk
Arki-desk
Arki-desk & Arki-Bench
Pedrali_Arki-Table-adj-Desk_art-direction-Studio-FM_photo-Andrea-Garuti-(3)
Pedrali_Arki-Desk_art-direction-Studio-FM_photo-Andrea-Garuti
Pedrali_Arki-Bench_art-direction-Studio-FM_photo-Andrea-Garuti
previous arrow
next arrow
 
Ypsilon Connect by Jorge Pensi
Pedrali_Ypsilon-Connect,-designed-by-Jorge-Pensi_art-direction-Studio-FM_photo-Andrea-Garuti-(4)
Pedrali_Ypsilon-Connect,-designed-by-Jorge-Pensi_art-direction-Studio-FM_photo-Andrea-Garuti-(4)
Pedrali_Ypsilon-Connect,-designed-by-Jorge-Pensi_art-direction-Studio-FM_photo-Andrea-Garuti-(3)
previous arrow
next arrow
 

 

Toa Folding Screen by Robin Rizzini

Nascono così ambienti adatti a svolgere attività più interconnesse pur nel rispetto degli attuali protocolli di distanziamento”. Eccoci quindi al secondo inviolabile principio, dove la salvaguardia della salute – attraverso materiali innovativi o progettualità alternative – oggi più che mai è al centro del design thinking.
Pedrali lancia allora Toa Folding Screen (design Robin Rizzini), pratico e funzionale pannello divisorio fonoassorbente da tavolo. Pieghevole e leggero, sfoderabile e facile da pulire, è in grado di creare postazioni singole a “U”, definendo uno spazio di lavoro di 1mt di lunghezza; due spazi, uno di fronte all’altro, con una configurazione a “S”; oppure di ampliare il proprio spazio di lavoro fino a 1,5mt configurando il pannello a “L”, fino a layout multipli con l’accostamento di più elementi.

Questa necessità di separazione deve saper creare comunque spazi accoglienti e intimi, con una qualità estetica di alto livello, dove concentrarsi per portare a termine lavori impegnativi ma anche concedersi un momento di pausa”. Si giunge fluidamente al terzo e ultimo imperativo, che strizza l’occhio a un lifestyle più emozionale. Come quello che la famiglia Buddy e Buddy Hub sanno creare. Disegnata da Busetti Garuti Redaelli, la new entry della collezione spicca per l’alto pannello fonoassorbente perimetrale che abbraccia l’imbottito, ne enfatizza le forme arrotondate e il concept di funzionale nicchia visiva e acustica, in grado di regalare privacy ma anche il massimo comfort grazie ai generosi volumi.

Comodità che insieme ad ergonomia sono il vocabolario alla base della seduta Temps low back, la nuova versione di Temps caratterizzata da uno schienale più basso, sempre a firma Jorge Pensi. Grazie a un moderno meccanismo sincronizzato auto pesante, capace di regolare autonomamente l’intensità dell’oscillazione in funzione del peso corporeo dell’utente. Temps low back è la seduta per antonomasia per l’home-office.

Buddy Hub by Busetti Garuti Redaelli

Buddy Hub by Busetti Garuti Redaelli

Temps low back by Jorge Pensi

Art direction Studio FM
Photo Credits © Andrea Garuti