L’anima diventa materia

La pietra si fa spirituale e sensoriale nella collezione Anima che sigla l’intesa tra il duo canadese Yabu Pushelberg e Salvatori

Non poteva essere più evocativo il nome della collezione bagno disegnata da Yabu Pushelberg per Salvatori, alla loro prima collaborazione con l’azienda toscana. Si perché il ‘respiro’ vitale e spirituale della materia emerge in tutta la sua delicatezza e bellezza nei pezzi della collezione Anima.

La vasca, lo specchio, i lavabi disposti su piani a colonna o da appoggio, insieme ad una gamma di accessori complementari come i contenitori e i portasciugamani a parete, sembrano essere plasmati con le mani come fossero impasto malleabile.
«Abbiamo applicato la sensibilità dell’argilla al marmo», raccontano i designer.

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Quello del duo creativo canadese è un approccio appassionato e sperimentale alla pietra – ben quattro diverse quelle utilizzate Bianco di Carrara, Crema d’Orcia, Pietra d’Avola e Gris du Marais – che origina forme organiche, curve dolci, rotondità morbide, viatico estetico per la memoria storica racchiusa in ogni differente materiale. «Ci piace andare oltre le apparenze – continuano –, concentrandoci sull’effetto e le sensazioni che i nostri progetti provocano alle persone».

E, in effetti, in Anima sono vibrazioni percettibili quelle trasmesse dalla setosità delle lavorazioni (alla vista e al tatto), dalla pietra levigata, dalle venture del marmo sempre diverse, grazie anche alla competenza dei maestri artigiani, tutta italiana, che Salvatori tramanda fin dalla sua fondazione nel 1946. Know how abbinato ad una predilezione per il design e per tecniche di assoluta innovazione che l’hanno portata a diventare ‘brand della pietra’ e degli ambienti di lusso.

Photo credits © Matteo Imbriani