DATA SHEET

Client: Roman Catholic Parish of Brno-Lesná
Architectural design: Atelier Štěpán; Marek Jan Štěpán, principal architect
Facade drawings: Petr Kvíčala
Photo credits: BoysPlayNice

La Chiesa della Beata Restituta è la testimonianza di come l’architettura religiosa non si attenga più a una chiara riconoscibilità tipologica e continui a sperimentare invece possibilità linguistiche ed emozionali nella composizione di forme geometriche elementari, aderente alle istanze estetiche e tecnologiche proprie della modernità. Dietro la sua realizzazione, una lunga genesi. Pare infatti che l’architetto Marek Jan Štěpán abbia lavorato al progetto con intermittenza a partire dal 1968 e, grazie alle donazioni e ai contributi dei parrocchiani di Brno, nel 2020 abbia visto la luce tra i condomini di cemento di un complesso residenziale.

Church of Beatified Restituta, Brno
Church of Beatified Restituta, Brno
Church of Beatified Restituta, Brno

La struttura religiosa è costituita da tre elementi architettonici: un’aula a pianta circolare che si affianca alla torre campanaria a pianta triangolare e al centro parrocchiale esistente, progettato da Zdeněk Bureš, a pianta quadrata. L’ordine e le peculiarità spaziali delle parti riferiscono la vocazione liturgica e i riferimenti alla simbologia cattolica attraverso un minimalismo condiviso ed enfatico che interviene principalmente sul piano metaforico, opponendosi dichiaratamente all’horror pleni di una cultura che di immagini oggigiorno straripa.

In questo modo la pianta circolare dello spazio assembleare rimanda all’aldilà e all’eternità, in contrasto con quella quadrata che si riferisce alla caducità del mondo terreno, e con quella triangolare del campanile, le cui tonalità giallo-rosse simboleggiano il fuoco e la sofferenza.

Church of Beatified Restituta, Brno
Church of Beatified Restituta, Brno
Church of Beatified Restituta, Brno
Church of Beatified Restituta, Brno

L’interno della chiesa disegna un universo interiore semplice, severo ma raccolto, dove il legame simbolico e trascendentale con il divino è affidato unicamente alla purificazione estetica del volume e alla luce che mostra nudo il cemento armato e le sue sporgenze. Come spiega Marek Štěpán “sia a livello conscio che inconscio, la luce nella chiesa rappresenta l’esistenza del mondo al di là della nostra esperienza fisica e l’esistenza di Dio”. Celata appena sotto la copertura del volume rotondo, una vetrata anulare multicolore lunga 80 metri regala un effetto di luce sorprendente liberando nell’aula sacra tutte le cromie dell’arcobaleno. Mentre su una parete, l’apertura triangolare fa riferimento allo strappo improvvido in uno dei due veli presenti nel Tempio di Gerusalemme.

Church of Beatified Restituta, Brno

La presenza di Dio è tradotta nella cupola asimmetrica che, costruita da una serie di assi di legno, sembra citare il tocco divino in un’impronta digitale. Una scala a chiocciola in acciaio attraversa la torre dominante che, a differenza delle storiche torri orientate al cielo come razzi, devia verso la chiesa con una delle due aperture. L’altra, quella rossa, funge da belvedere verso il centro della città ceca.