Progetti smascherati

Il nuovo Wonder Book ferma il tempo sulla realtà con immagini raccontate: il giro del mondo in 24 progetti, tra latitudini e longitudini, co-working space e headquarter, ristoranti e musei, residenze e hotel, il pensiero svelato di tre architetti in charge

Nell’annus horribilis del Covid-19 il mondo del progetto non si è fermato, progettisti e developer hanno trascorso i rispettivi lockdown continuando a disegnare, sviluppare e costruire, pur con le inevitabili limitazioni. Sotto traccia, la macchina dell’architettura e dell’interior non ha interrotto il proprio processo creativo, i progetti hanno avuto un solo un naturale e inevitabile ritardo.

Il mondo project che presentiamo in questa decima edizione del Wonder Book è la testimonianza di una sempre più raffinata ricerca delle forme e di un coraggio architettonico che propone oggi veri e propri monumenti integrati nel paesaggio e che offrono skyline mozzafiato. E non solo per le altezze degli edifici: i tre premium project di questa edizione – Armani Residences, Solaz Los Cabos e The Prestige – sono molto differenti tra di loro, ma accumunati da caratteristiche di integrazione nel rispettivo territorio e nella capacità di offrire emozionanti landscape.

Questo Wonder Book vi propone un armonico viaggio a zig zag tra luoghi e interior a tutte le latitudini, dove domina la teoria degli opposti che si attraggono: dall’innovativo Ace Hotel di Kyoto all’HQ di Karl Lagerfeld passando – e fermandosi ammaliati – dalla pluri premiata Casa Bures, il co-working project più commentato del 2020. L’Asia Pacific, come sempre, ha contribuito a rendere memorabile anche questa edizione: i visionari di Wutopia Lab con il loro il Sinan Book Poetry Store, la lezione di olismo e socializing made in Japan che propongono Yoshitaka Nojiri e Mount Fuji con il Trunk Hotel di Tokyo, l’ovest che incontra l’est è la sintesi progettuale che André Fu ha tradotto nel K11 Artus di Hong Kong, la filosofia wabi-sabi spiegata attraverso il ristorante Ensue di Shentzen. Tre le voci chiamate ad esprimersi in questa edizione, tre progettisti dalla carriera apolide che li ha portati a fare numerose volte il giro del mondo: Elizabeth Lowrey di Elkus Manfredi, Alon Baranowitz e Irene Kronenberg, Koichi Takada. Tre visioni dell’architettura e dell’interior figlie di studi, viaggi e passioni.

Buona visione!