In scena!

Cambiano faccia, in occasione di Milano Design City, gli showroom cittadini e offrono esperienze spettacolari attraverso installazioni scenografiche di forte impatto. Le più teatrali quelle da Lea Ceramiche, Marsotto e Jumbo Group

Si trasformano, alcuni più di altri, gli showroom di Milano, cogliendo l’opportunità dei giorni di Design City per mostrare una gran voglia di comunicare attraverso levità e stupore. Così, i luoghi d’eccellenza del retail, normalmente d’incontro e scambio d’idee tra architetti, progettisti, cultori di design diventano quasi dei set cinematografici.

Lea Ceramiche comincia dalla vetrina di Via Durini 3 e lascia senza fiato visitatori e passanti con l’allestimento dirompente The Anthology Impact realizzato da Ferruccio Laviani. Un grande meteorite centrale irrompe spaccando la vetrata su strada, mentre all’interno un astronauta fluttua su monoliti realizzati con la nuova collezione Anthology, appunto, e invita ad una ‘passeggiata spaziale’. Un set up calzante per raccontare la commistione tra le più avanzate tecnologie e la sofisticata ricerca estetica che hanno condotto ad una soluzione distintiva. Materiali tradizionali come la pietra e il marmosi fondono, infatti, in una proposta unica, per un risultato non presente in natura, sofisticato, sorprendente e con una matericità assolutamente inedita, dando vita a 5 soggetti completamenti diversi tra loroe dalla personalità forte ed assoluta.

The Anthology Impact, LEA Ceramiche, installazione di Ferruccio Laviani
The Anthology Impact, LEA Ceramiche, installazione di Ferruccio Laviani

Fa appello, invece, alla parte più profonda ed emotiva di ognuno di noi Marsotto, in Largo Treves 2, scegliendo il ‘fare’ poetico e delicato di Nendo: un percorso introspettivo connotato da leggerezza delle linee, equilibrio degli spazi, morbida diffusione della luce, in un gioco di percezioni inaspettate che evidenziano la cura dei dettagli produttivi e stilistici dell’azienda. Effetti scultorei speciali – come la sedia che si liquefà in un candido marmo – che esprimono ciò che Costanza Olfi, responsabile marketing, chiama “artindustrialità”, intesa come capacità di coniugare i gesti dei maestri artigiani con l’alta tecnologia attraverso intensi processi di ricerca sulla materia.

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Marsotto, installazione di Nendo. Foto ©Hiroki Tagma.
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Marsotto, installazione di Nendo. Foto ©Hiroki Tagma.

È una nuova prospettiva sul futuro Another Natureil concept di JCP Universe all’interno dello spazio di Jumbo Group in via Hoepli. L’installazione, curata da CTRLZAK, vuole richiamare l’attenzione sul tema dell’interazione tra uomo e natura,in un periodo storico in cui l’umanità sta prendendo coscienza di quanto le proprie azioni influenzino lo stato del pianeta. Ecco allora pezzi simbolici di una realtà alternativa, sempre disegnati da CTRLZAK, come la console-scultura Agment, in acciaio incastonato da pezzi di roccia – ossidiana, labradorite, quarzo e lapislazzuli – paradigma di trasformazione senza fine e di ciclo infinito della materia. Oppure la libreria Karst, creata insieme a Debonademeo Studio, con frammenti di pietra lavica che separano le mensole, sottili lastre di metallo, ma sembrano sospese alla ricerca di equilibrio.

JCP Universe, installazione di CTRLZAK - Photo © Silvio Macchi
JCP Universe, installazione di CTRLZAK – Photo © Silvio Macchi
JCP Universe, installazione di CTRLZAK - Photo © Silvio Macchi
JCP Universe, installazione di CTRLZAK – Photo © Silvio Macchi