L’assenza come rivelazione

DATA SHEET

Owners: Gabriele Salini and Francesco Petrucci
Hotel operator: GS Collection
Architectural design: Domenico Malinconico (19th century)
Restoration and interior design: Palomba Serafini Associati
Furnishings: vintage or custom pieces; Driade, Pomodone
Lighting: Flos, Ikea, Pallucco
Bathrooms: Flaminia, Zucchetti
Kitchen: Elmar
Photo credits: Renée Kemps

Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy
Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy
Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy
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Fu nell’anno dell’Unità d’Italia, 1861, che l’architetto locale Domenico Malinconico progettò questa villa gentilizia in stile neoclassico incorporando al progetto cortili e lussureggianti giardini mediterranei. In quel paese di quiete profonda, immota, proteso sull’estrema punta della Puglia che ancora oggi resiste ai percorsi turistici convenzionali preservandosi in tutta la sua autenticità storica e morfologica.

Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy
Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy
Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy

A Gagliano del Capo, proprio lì dove la terra finisce e il mare inizia, dove lo sguardo volge in un gesto obbligatorio davanti a sé e dietro di sé. In quel corpo possente, carico di cultura materiale e identità familiare, Francesco Petrucci – ultimo erede e vorace collezionista di arte contemporanea – ha deciso insieme all’amico Gabriele Salini di aprire le porte agli amanti dell’arte e ai viaggiatori dando vita a un concetto di ospitalità disponibile a tutte le progressioni della contemporaneità. Anche site specific.

Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy

Il duo milanese Ludovica + Roberto Palomba si è occupato del restauro architettonico e della ridistribuzione degli spazi investendo nella purificazione estetica e simbolica, nella forza evocativa della sottrazione quale metafora di un’assenza/essenza capace di stimolare la vena creativa e fruitiva degli artisti ospitati. Come spiegano gli architetti “l’intervento di recupero è volto a evidenziare il tema del distacco, riportare questi spazi all’idea di luoghi non più abitativi, non più densi, ma svuotati e liberati dalla loro natura e dalla loro funzione intrisa di originale estetica legata al tipo di arredo per un abitare quotidiano. Rimangono consacrati e ricontestualizzati pochi elementi di arredo funzionali che dialogano con le opere esposte in un gioco di rimandi che vuole evidenziare la sacralità dell’assenza”.

Palazzo Daniele, Gagliano del Capo, Puglia, Italy
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Le grandi aree abitative frontali sono usate come spazi espositivi comuni, mentre il retro del palazzo ospita nove suite, ognuna diversa dall’altra con affacci sulla piscina all’aperto che lambisce un piccolo aranceto e sui cortili di pietra leccese. Le pareti nude, molte delle quali hanno lasciato percettibili le grinze del tempo, rafforzano la grandiosità degli affreschi del soffitto a volte e dei mosaici originali del pavimento, mentre gli ambienti monastici, scarsamente arredati, esaltano l’impatto visivo e la forza espressiva di antichi ritratti di famiglia, opere contemporanee e installazioni che muovono sul labile confine tra arte e design. Così, partecipano nelle vocazioni decorative e funzionali il lightbox di Simon d’Exea, le lampade di Luigi Presicce, gli sgabelli di Nicolas Party, la scultura di Roberto Cuoghi, le fotografie di Pino Pascali scattate da Claudio Abate, e ancora la ghirlanda di Eva Jospin, la litografia di Carla Accardi o l’installazione della doccia a pioggia in cui una fonte arcaica di acqua cade dal soffitto alto sei metri nel grande bacino scultoreo progettato da Andrea Sala per il bagno della Royal Junior Suite, accanto ai doppi lavelli di Ceramica Flaminia.