Potrebbe darci un quadro generale del mercato dell’arredo a Sydney e più in generale in Australia?
È difficile parlare del mercato in generale, dal momento che cambia regolarmente. Alcuni settori sono stati colpiti in modo più importante rispetto ad altri e purtroppo alcune attività del nostro comparto hanno perfino chiuso. Rispetto alla chiusura globale a cui abbiamo assistito, noi siamo stati fortunati potendo restare aperti, pur sempre nel rispetto dei requisiti di distanza sociale.
Mentre è certamente cambiata la quotidianità del nostro lavoro, l’impatto immediato sulla categoria d’arredo home office è stata evidente, così come il facile passaggio all’e-commerce: considerando che le persone restano maggiormente a casa, non viaggiano più e le vacanze molto spesso sono cancellate, forse stanno rifocalizzando la loro attenzione verso l’interno, verso le loro abitazioni. Sarà interessante monitorare l’approccio e le tendenze dei consumatori nell’attraversare questa pandemia: potrebbe emergere un segnale positivo per l’industria dell’arredo nei prossimi mesi.
Come è cambiata l’esperienza di vendita?
È fuor di dubbio che questa esperienza ha portato molti retailer ad adottare nuovi metodi di comunicazione con i loro clienti. Il mercato è imprevedibile e lo sarà per altri mesi a venire.
Qui abbiamo un team strepitoso che non teme di andare davanti a una telecamera, così la creazione di video tour dello shorwoom è stata una soluzione rapida e i virtual meeting sono prontamente diventati la nuova normalità.
Fortunatamente avevamo appena rilanciato il nuovo sito web di Space poco prima che la situazione pandemica esplodesse; il nuovo portale è stato ideato specificatamente per offrire ai nostri clienti un’esperienza contenutistica ricca e per la prima volta abbiamo lanciato uno store online dove possono facilmente acquistare un prodotto dei nostri best seller, icone del design e oggettistica.
Nel nostro magazine online, poi, i clienti possono essere informati e immergersi in storie e interviste che noi condividiamo, che raccontano le nostre collezioni e spiegano perché sono così speciali. Anche questo ha rappresentato un altro importante cambiamento nell’esperienza di vendita: non solo transitare verso l’online, ma perfino essere in grado di coinvolgere virtualmente i clienti in una modalità ancora più ispirazionale che ci aiuta a farci strada in questa attuale situazione di sfida.
Come state mantenendo le relazioni con i vostri clienti?
Stando sempre in contatto, tenendo aggiornati i nostri clienti in merito ai cambiamenti, sia per quanto riguarda i loro ordini sia in merito al mercato, e continuando a garantire assistenza a ogni richiesta, aiutando dove possibile, e a offrire un efficiente customer service. Ma questo dovrebbe valere per ogni mercato.
Abbiamo anche lanciato una nuova campagna sui social network, #hometogether, con contenuti generati dagli utenti, che permette alla nostra community di restare interconnessa, e fornisce al contempo supporto al nostri partner commerciali che stanno altrettanto percependo l’impatto di questa situazione sul loro business.
La risposta è stata impressionante, con clienti ben felici di condividere le loro case e ciò che li ispirava in quel momento, e hanno apprezzato il supporto e la visibilità che la campagna ha dato alla loro attività.
L’Australia ha chiuso i suoi confini durante il lockdown. Questo ha influenzato il rapporto con le aziende o i clienti internazionali?
Siamo stati in contatto costante con i nostri partner, con molti dei quali lavoriamo da oltre 20 anni, offrendo supporto da qui. In termini pratici comunque, il lockdown non ha intaccato il modo in cui comunichiamo con loro: siamo infatti soliti collaborare a distanza. Restare proattivi con video conferenze e assicurare la nostra disponibilità nell’essere sempre raggiungibili è stato certamente apprezzato. È un vero merito per il nostro team e i nostri partner globali.
