La fase 1 dell’Era Covidica (copyright Simone Ciarmoli) ha prodotto sottotraccia (e non poteva essere diversamente) un’idea, l’idea è diventata velocemente una proposta, la proposta – altrettanto velocemente – sta diventando realtà: “A Vision of Contract” non è e non sarà uno dei tanti voli tra design e interior a cui si assiste da anni, ma un progetto che poggia su solide basi commerciali perché, come hanno affermato i creatori Simone Ciarmoli e Miguel Queda “bisogna anche fare e saper fare i conti per essere credibili”
Non è frequente trovare dei progettisti che abbiano anche un’anima business e che disegnino pensando non solo alla destinazione finale, ma anche al percorso sia produttivo che, appunto, commerciale. Simone Ciarmoli e Miguel Queda non hanno ceduto a un’apparente semplicità di progetto (ce ne sono a decine in giro), ma anzi hanno pensato a un concept contract che sottolinea la loro capacità di andare oltre l’ideazione ed essere un vero partner sia strategico che operativo per le aziende. Dove la visione diventa materia e la materia prodotto vendibile già sulla carta. Un valore aggiunto notevole quello che Ciarmoli Queda conferiscono alle collaborazioni
Oltre alla contabilità occorre avere però anche partner affidabili e certi, che i due progettisti hanno trovato in Uno Contract e in Artemest, due realtà – industriale la prima, commerciale la seconda – che conoscono il contract. Uno Contract, sotto la guida di Mauro Tabaro, ha nel proprio book referenze importanti in tutto il mondo, può contare su importanti linee di produzione, sa lavorare le quantità e conosce il significato di qualità. Artemest è il noto marketplace internazionale nato dall’intuizione dell’italo americana Ippolita Rostagno e dell’attuale CEO Marco Credendino e che oggi vede la quota legata al mondo project già attorno al 50%: soprattutto in USA il contract viaggia anche online e questo è possibile solo quando la reputazione del player è all’altezza
Métaphores è il raffinato editore francese di tessuti che ha nel proprio palmarés referenze di livello a tutte le latitudini
In una Venezia ancora poco frequentata sono stati fotografati i prodotti della collezione Uno Essential – figlia della Vision dei progettisti – che Artemest avrà in esclusiva da settembre. Set romantici – sulle chiatte nei canali tra Guggenheim, Giudecca e Biennale – e negli spazi di Fondaco Italia (società di servizi esperta nell’unire armoniosamente arte e business) – i pezzi progettati da Ciarmoli Queda prendono vita, la loro ispirazione alla natura e le forme morbide (il cerchio è la geometria protagonista) si adagiano gentilmente nel contesto, comunicando un senso di “ricercato lusso confortevole” come hanno sottolineato i progettisti
“Far vibrare la fibra emozionale”, come recita il sito di Métaphores, sembra proprio essere la sintesi estrema di questa collezione, in tensione tra materia e pensiero, forma e funzionalità, decoro e essenzialità. Soprattutto – hanno tenuto a sottolineare Simone Ciarmoli e Miguel Queda – “è l’unione tra emozione e proporzione quella che desideravamo raggiungere, essendo questo un progetto contract”
E’ così che una visione diventa materia: Uno Essential è il risultato di un pensiero creativo tradotto in materia da un’importante macchina produttiva e lanciato nel mondo da un’esperta rete distributiva: l’appuntamento è per settembre