Oltre un milione di esemplari venduti nel mondo, dal 2008 nella collezione permanente del Victoria&Albert Museum di Londra, presente per la sua versatilità in progetti in tutto il mondo e tanti riconoscimenti. È questo l’identikit di Lem, lo sgabello diventato il simbolo dell’azienda veneta Lapalma, che oggi festeggia vent’anni rifacendosi il look con sei nuovi colori, che vanno ad aggiungersi al bianco e al nero: verde oliva, caffè, mattone, celeste, tortora e perla.
Descritto dai suoi ideatori giapponesi Shin&Tomoko Azumi come “un anello che fluttua nell’aria, spazio all’interno del mobile, mobile all’interno dello spazio”, lo sgabello dalla silhouette snella e leggera, caratterizzato da una linea continua tra seduta e poggiapiedi, viene presentato per la prima volta nel 2000 al Salone del mobile di Milano.
“Realizzare un pezzo unico e un’unica saldatura del telaio sembrava una sfida impossibile”, spiega Romano Marcato, fondatore e titolare di Lapalma col fratello Dario. “Abbiamo lavorato intensamente per trovare i parametri di piegatura, quella precisione millimetrica che dà origine all’assoluta semplicità di Lem”.
Sintesi tra la cultura minimal orientale e il saper fare made in Italy, la seduta conquista subito la vetrina inglese del Conran Shop, un’istituzione per il mondo del design, per poi arredare diverse destinazioni e contesti, il Münich Bmw Museum, lo Schipol Airport, la Library of Birmingham e gli HQ di Google in Giappone.
Oggi ci vogliono cinquanta secondi per sagomare la linea continua e acrobatica che lo caratterizza, tanti i tentativi di imitazione, a testimoniarne la sua innovazione.