Un piccolo capolavoro di inizio ‘900, il palazzo del civico 33 di rue Jean-Goujon è un bell’esempio di architettura storicista a Parigi. Fu Maurice Villeroy a commissionarne la costruzione all’architetto Ernest Rahir e, dopo l’avvicendarsi generazionale di eredi e discendenti, la società privata di investimenti e sviluppi immobiliari Wainbridge ad acquistarlo nel 2016.
Alla nuova proprietà si riferiscono i meticolosi lavori di riabilitazione e restauro che, sotto l’egida tutelare e conservatrice della ‘promozione’ a Monumento Storico ricevuta nel 2014, hanno consegnato una dimora davvero speciale.
Dietro quella superba facciata haussmanniana, sorprendono gli interni monumentali, le ricorrenti modanature dorate, la balaustra liberty in ferro battuto della scala originale che dall’atrio centrale conduce ai tre piani, gli arredi romantici realizzati interamente su disegno dal brand italiano Promemoria che mettono in risalto le vaste proporzioni degli ambienti, e una brigata di maggiordomi pronti a superare le aspettative degli ospiti. A questi ultimi la scelta si apre tra due spaziosi appartamenti, due suite Grand Premier, tre suite Premier e quattro camere Premier, con la possibilità di occupare un intero piano o addirittura prenotare tutto il palazzo.
Sono ambientazioni eleganti che abbinano dettagli originali, come i camini di marmo Calacatta, la contemporaneità policroma delle opere di Pierre Bonnefille e le tonalità del grigio e del crema degli arredi della collezione Promemoria, tra cui compaiono alcuni pezzi rivisitati o realizzati ad hoc per integrarsi al lavoro effettuato, anche, sulla parte strutturale dell’interior con la creazione di nicchie, specchiere e armadiature a muro.
Un imponente lampadario ideato da Alain Ellouz anima con le sue sfere di alabastro le altezze originali del grande atrio centrale, da cui si accede agli spazi comuni, al ristorante Trente-Trois e al bar Jean Goujon che, con le sue luci soffuse, il caminetto e i comodi divani, evoca un’atmosfera da club privée.