100 anni di Vico

Dalla pubblicazione online del prezioso archivio della Fondazione Studio Museo Vico Magistretti alle esposizioni inaugurate in diverse città del mondo. In scena il centenario del Maestro del design italiano

È una celebrazione corale nell’anniversario della nascita dell’architetto milanese – 1920-2020 – la serie di eventi organizzati dalla Fondazione Studio Museo Vico Magistretti nei suoi 10 anni di storia: dall’archivio online del suo prestigioso patrimonio che conserva circa 30.000 schizzi e disegni tecnici, 3.000 documenti, 7.000 fotogrammi, modelli e prototipi dal 1946 al 2006 alle esposizioni inaugurate negli Istituti Italiani di Cultura all’Estero. Fra le tappe, New York City con una mostra curata dagli architetti Francesca Cigola e Matteo Milani.

Atollo_Vico Magistretti
Atollo, prod. Oluce, 1977.
«Amo le forme geometriche. Amo fare cose essenziali che sembrino niente.». Rivisitazione astratta dell’abat-jour, Atollo è basata sull’essenzialità della geometria assoluta. Vince il Compasso d’oro nel 1979.

Un percorso cronologico e tematico si snoda tra disegni inediti, schizzi, prodotti, architetture e icone creati dall’immaginario di Vico Magistretti e dalla sua essenzialità progettuale. Dall’idea al progetto in un excursus che indaga il processo creativo di uno dei protagonisti dell’Italian design, la mostra “Vico Magistretti 1920-2020” allestita presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York fino al 3 aprile 2020 mette in scena parte dell’archivio della Fondazione milanese in dialogo con prodotti iconici e pezzi originali: dalla celebre lampada Eclisse alla libreria Nuvola Rossa, dalla sedia in plastica Selene alla seduta Carimate fino agli oggetti illuminanti emblematici tra cui Atollo, Chimera, Dalù.

La mostra “Vico Magistretti 1920-2020” allestita presso l'Istituto Italiano di Cultura di New York

Entrando nell’IIC di Park Avenue, una sala buia illuminata dalle icone di Magistretti invita il visitatore ad assistere a quattro videoproiezioni, tra interviste e racconti di Stefano Boeri e Patricia Urquiola. Ed è al primo piano che si apre il mondo di Vico e la sua idea di design e di architettura, in un allestimento essenziale che si snoda tra segni grafici, schizzi, bozzetti, fotografie e quotes.
Al centro della sala, la versione total black di Atollo appare come un elemento totemico intorno a cui ruota l’esposizione arricchita da sette disegni originali. «Una particolarità della mostra di New York – raccontano i curatori Francesca Cigola e Matteo Milano – è stata la scelta di esporre sette disegni originali di Vico prestati dalla Fondazione milanese e pezzi originali ricercati nel circuito dei collezionisti privati e delle gallerie newyorchesi – tra cui Bi-Rite Studio, Maison Gerard, MDFG, Open Air Modern. Oltre a prodotti iconici generosamente prestati da aziende prestigiose come Artemide, Cassina, De Padova e Design Within Reach».

Come un sottile fil rouge, le dichiarazioni dell’architetto-designer impresse sulle pareti narrano la sua Weltanshauung: «La semplicità non vuol dire la totale mancanza di decorazione, ma di decorazione sovrapposta» o ancora «C’è un bellissimo detto inglese, col quale tante volte finisco le conferenze, che dice “to look at usual thing with unusual eyes”. Guardare alle cose quotidiane e usuali con occhio non usuale… perché tutto già c’è. È solamente un po’ nascosto».

La mostra “Vico Magistretti 1920-2020” allestita presso l'Istituto Italiano di Cultura di New York
La mostra “Vico Magistretti 1920-2020” allestita presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York

Tra le altre tappe internazionali, ognuna con un diverso curatore, le sedi dell’IIC di Strasburgo, Metz, Berlino e Praga ospitano l’esposizione dal mese di marzo, mentre a ottobre “Vico” sbarcherà a Budapest.

 

Vico Magistretti 1920-2020

Italian Cultural Institute
686 Park Avenue – New York City
A cura di Francesca Cigola e Matteo Milani
Fino al 3 Aprile 2020
iicnewyork.esteri.it/iic_newyork/it/

Fondazione Studio Museo Magistretti
www.vicomagistretti.it