Mutina, il progetto che va oltre la materia

Una visione e un utilizzo della materia che si plasma per assecondare due progetti presentati a Cersaie: la serie Chymia & The Cylinder Glass e Brac

Due grandi novità e una collezione ricca per tipologie, formati, colori e destinazioni d’uso. Così si è presentata al salone bolognese del Cersaie Mutina, azienda d’eccellenza del settore ceramico che quest’anno ha sorpreso soprattutto per un nuovo progetto dando il via a un nuovo percorso, che nel futuro si evolverà in un range di collezioni eterogenee.

The Cylinder Glass
The Cylinder Glass

Si tratta della serie Chymia & The Cylinder Glass, una gamma di oggetti di forte appeal che trasforma la ceramica in progetto d’interior design – realizzato in collaborazione con Laboratorio Avallone – e che abbina la tecnologia, la lavorazione manuale e la sperimentazione per superare i limiti della materia. La prima espressione della serie Chymia & The Cylinder Glass è espressa dalla dicotomia cromatica del bianco del nero ed è sviluppata con l’obiettivo di conferire alla ceramica nuova forza e valore di originalità.

Chymia a Cersaie 2019, stand Mutina
Chymia a Cersaie 2019, stand Mutina ©Federico Torra

Ecco quindi una collezione di elementi in gres porcellanato – Chymia, e di oggetti e contenitori dalle forme pure – The Cylinder Glass – in cui si può riconoscere il tratto distintivo del colore nero tipico delle opere di Gennaro Avallone.

Brac by Nathalie Du Pasquier, Mutina
Brac by Nathalie Du Pasquier, Mutina

L’altra novità proposta al Cersaie da Mutina è Brac, mattone disegnato in esclusiva dall’artista Nathalie Du Pasquier, elemento di design 3D che funge da componente per la creazione di strutture e pareti. Naturale evoluzione di Bric, il progetto Brac è un modulo che si dispone in verticale o in orizzontale generando superfici connotate da giochi di luce e ombra.

Oltre ai due nuovi progetti, Mutina offre un denso catalogo che raccoglie numerose collezioni spesso denominate come i designer che le hanno create: Patricia Urquiola, Edward Barber e Jay Osgerby, Ronan e Erwan Bouroullec, Tokujin Yoshioka, Yael Mer e Shay Alkalay di Raw Edges, Inga Sempè, Konstantin Grcic, Hella Jongerius.

Degno di nota, infine, l’allestimento dello stand di Mutina al Cersaie, con una installazione speciale, un’architettura effimera concepita per raccontare l’identità, i valori fondanti dell’azienda e il brand.