Nella migliore location che l’area possa offrire – l’elegante, suggestivo e colorato il Parker Palm Springs – 20 aziende italiane hanno incontrato 35 progettisti americani provenienti da Los Angeles, San Francisco, Miami e Mexico City e il risultato – a detta di molti partecipanti – è importante: l’impatto qualitativo del Made in Italy, la sua capacità di andare oltre l’etichetta, il brand e le expertise nell’operatività si sono fusi con il grande interesse degli studi di interior e di architettura invitati all’evento.
Quando un progettista abbandona il proprio studio per tre giorni (e anche di più, visto che ben 13 arrivavano dal centro America e dal Messico) significa che si attende opportunità alternative a quelle in suo possesso, flessibilità, capacità di ricevere risposte a richieste specifiche, trasparenza nelle potenzialità della produzione: tutto questo le 20 aziende italiane sono state in grado di esprimerlo.
Gli architetti sono sempre più affascinati dall’offerta delle proposte Made in Italy che spaziano da brand affermati e strutturati nel settore – come Poliform, Wall&Decò, Atmosphera e Penta solo per citarne alcune – a singolari eccellenze nella manifattura italiana che possono incontrare il gusto ma soprattutto le necessità di questi professionisti coinvolti nella progettazione di importanti residenze milionarie o sul canale hospitality.
L’Italian Design Forum, chiamato a confermare le già buone cose viste in giugno a Shenzhen, si afferma come modello vincente su cui costruire un calendario operativo importante. L’affidabilità di FederlegnoArredo Eventi è stata chiamata a un esame di maturità non semplice, passato a pieni voti.