Giovani designer crescono

Evento collaterale al Salone del Mobile.Milano Moscow, il SaloneSatellite accompagna anche questa 15esima edizione. In scena  progetti di designer under 35

Sono sempre più specializzate, preparate, accorte e creative le nuove generazioni di designer che prendono parte al SaloneSatellite di Mosca. Si tratta di designer emergenti e graduates-to-be delle più rinomate scuole di design della Russia e delle ex Repubbliche sovietiche, che sul trampolino offerto dal Salone del Mobile.Milano Moscow mettono in scena le loro produzioni per un pubblico internazionale. Progetti che spaziano dall’arredo alla decorazione, ma di anno in anno sempre più concreti e pragmatici, dal design efficace e funzionale, concettualmente ricchi.

Le ispirazioni provengono dall’attualità – si spazia dal digital alla sostenibilità ambientale – con un occhio sempre di riguardo alle necessità sociali e quotidiane, quanto all’etica del prodotto. Nella selezione di progetti che qui vi proponiamo – protagonisti dell’edizione 2019 – gli autori raccontano origine e sviluppo delle loro creazioni, ma anche le ambizioni e la filosofia che li guida.

Julia Korotkova and Asmik Kosakyan
Julia Korotkova and Asmik Kosakyan

Julia Korotkova – Asmik Kosakyan
«Quest’anno presentiamo una famiglia di giocattoli in legno chiamata plAywood, che rivela il potenziale delle forme geometriche di base: semplici sfere sono divise in diversi elementi, che si spostano e si ricombinano; ci sono ulteriori pezzi all’interno per creare l’elemento sorpresa e suscitare curiosità. I giocattoli di oggigiorno, così come l’intrattenimento digitale, lasciano poco spazio all’immaginazione e alla creatività per un bambino. Attraverso questo progetto cerchiamo di incoraggiare l’utente a creare il proprio personaggio senza limitare le possibili modalità di assemblaggio. Inoltre, l’aspetto naturale del legno consente al prodotto di fungere non solo da giocattolo, ma anche come decoro d’interni».

Anastasia Kartuzova
Anastasia Kartuzova

Team 40
«In precedenza ho realizzato una collezione di arredi dallo stile minimalista, ma per il SaloneSatellite ho voluto pensare più in grande: cosa potevo fare per rendere la mia collezione adatta a più stili abitativi? Questa riflessione mi ha portata a scoprire quali materiali naturali possiamo usare nell’arredo per sentirci a nostro agio e al contempo proteggere la natura. In qualità di designer russi – non abbiamo ancora una cultura legata alla produzione – dobbiamo assicurarci che tutti gli aspetti del design siano a un buon livello: ergonomia, produzione facile ed efficace, il valore commerciabile, forma e sostenibilità».

Elizaveta Trusova
Elizaveta Trusova

Elizaveta Trusova
«Partecipare al SaloneSatellite è il mio grande sogno divenuto realtà! Ho deciso di presentare il progetto Vermicelli, un appendiabiti freestanding che è in grado di combinare bellezza, stile, funzionalità, oltre che risolvere una questione che mi riguarda e che è diventata la caratteristica del progetto stesso: persone di diversa altezza possono appendere i vestiti senza problemi! Nel processo di lavoro su un progetto, mi focalizzo su tre regole basilari: non mollare mai (anche quando è molto difficile), diligenza e amore per quello che fai. Anche il lavoro più ordinario e di routine deve essere fatto con questi principi».

Polina Bodrukhina
Polina Bodrukhina

Polina Bodrukhina
«Al SaloneSatellite presento BathMoon. L’ idea principale si focalizza sul concetto che lo spazio del bagno deve avere un chiaro ordine, dove ogni oggetto trova il proprio posto seguendo con rigore alta funzionalità e igiene. Esempio lampante è lo specchio che si muove in base alla precisa posizione dell’utente nel momento dell’utilizzo o l’anta che è anche distributore di salviette di carta. Il contenitore sospeso ha svariate funzioni: può contere ripiani, cassetti, organizer, una mensola illuminata e molto altro. Con questo progetto ho cencepito un design in grado di proporre una nuova esperienza all’utente, considerando le funzioni in modo nuovo».

Daria Cherviakova
Daria Cherviakova

Daria Cherviakova
«Nel mio lavoro gli aspetti più importanti sono la novità, la rilevanza e l’efficacia tecnologica. Così in Throne, una poltrona per selfie. Questo prodotto guarda alle necessità delle persone moderne un po’ narcisistiche. Il progetto infatti combina due fenomeni: la travolgente popolarità dei selfie e l’interior design ‘instagrammabile’; questa poltrona aiuta le persone a rivolgere uno sguardo ironico su loro stesse. Lo schienale funge da background che può essere facilmente sostituito dalla tecnologia chroma key attraverso un’app; la poltrona è infine fornita sull’estremità superiore di una lampada orientabile che migliora la luce sul viso».

Vladimir Alexeenko
Vladimir Alexeenko

Vladimir Alexeenko
«Quest’anno presento il progetto Viktory, un oggetto d’arte funzionale. La sua funzionalità risiede in due componenti: mentale e fisica. Dal punto di vista fisico, è chiaramente un appendiabiti da terra. Ma per quanto riguarda il fattore mentale, risponde a una questione molto attuale: ogni giorno la vita ci mette alla prova e ogni test superato, non importa se piccolo o grande, è una vittoria; così – immaginate la situazione – un uomo prima di andare oltre la soglia di casa verso un mondo di nuove sfide, si avvicina all’appendiabito, si toglie la giacca e vede un simbolo (delle sue vittorie passate e future). Così al suo ritorno mette gli abiti sul medesimo appendino, con la consapevolezza di aver affrontato tutto ciò che doveva essere superato per trovarsi nel posto in cui è. Ho deciso di presentare questo particolare progetto perché credo che alle persone manchino oggetti con un significato, che fanno pensare e motivare».

Daria Ljaskovets
Daria Ljaskovets

Daria Ljaskovets
«È la prima volta che partecipo al SaloneSatellite e Goldmine è il mio primo progetto reale da studentessa! Presento questo appendiabiti freestanding in stile Art Déco, che richiama l’epoca di Gatsby. Credo infatti che in un progetto sia fondamentale la simbiosi tra la modernità e il ritorno del passato. Non solo. Penso che il design abbia bisogno di focalizzarsi sugli aspetti ambientali, dal momento che oggigiorno il mondo è ricco di ispirazioni in questo senso: le persone si adoperano nel riciclaggio e cercano sempre più di salvaguardare la natura».

Egor Bondarenko
Egor Bondarenko

Egor Bondarenko
«Al SaloneSatellite presento Abstract Chair. Ho deciso di sviluppare un modello che tutti potessero modificare per arrivare a definire “quello giusto” per loro. Ma per non uscire dai limiti del ragionevole, ho messo una restrizione solo per due elementi: binari e lamelle. Oltre a ciò, l’utente può modificare quasi tutto: dimensioni, forma e morbidezza del sedile, dello schienale, dei braccioli, cambiare la forma e il numero di gambe, cambiare l’angolazione del sedile e dello schienale, il tipo di legno, consistenza, colore; la sedia è pronta a cambiare completamente per soddisfare le esigenze della persona. Sono un architetto e mi piacciono pertanto gli edifici e le città: per questo motivo le prime quattro sedie hanno un’architettura accentuata e sono dedicate al centenario del Bauhaus».