Design e neuro-estetica

Google protagonista del Fuorisalone con l’installazione esperienziale, ‘A Space for Being’, all’interno dello Spazio Maiocchi che esplora il campo della neuro-estetica 

Il FuoriSalone è terminato da circa una settimana, ma desta ancora interesse l’installazione di Google all’interno di Spazio Maiocchi, nel distretto di Porta Venezia. A Space for Being più che una mostra è un percorso interattivo realizzato in collaborazione con l’azienda svedese d’arredi Muuto, lo studio d’architettura Reddymade (noto per il suo approccio human-centric) e l’International Arts + Mind Lab della Johns Hopkins University.

A Space for Being
A Space for Being
A Space for Being
A Space for Being

Dopo la sua prima mostra Softwear dell’anno scorso, Google torna a Milano presentando tre stanze con lo scopo di esplorare il mondo della neuroestetica, analizzando quanto diverse possano essere le esperienze estetiche per ogni individuo e il loro potenziale sulla nostra biologia e benessere. La tesi di partenza prevede che il design abbia la capacità di modificare i nostri stati d’animo, portandoci da emozioni di calma e piacere ad altre invece opposte, quali fastidio e rifiuto.

A Space for Being, entrance
A Space for Being, entrance

La visita inizia con la consegna di un braccialetto la cui funzione è quella di registrare e misurare le proprie specifiche risposte fisiche e fisiologiche. Il percorso si muove attraverso tre stanze arredate differentemente che colpiscono in modo diverso i sensi – per odore, suoni e atmosfera.
Alla fine della mostra, gli ospiti ricevono un rapporto personalizzato con indicato quale spazio li ha fatti sentire più a proprio agio in base a le loro risposte fisiologiche in tempo reale.

A Space for Being
A Space for Being, Courtesy-of-Eileen Fisher

Il risultato? Un esperimento interessante con una buona proiezione futura, particolarmente riuscita grazie all’ausilio degli esperti Google, vestiti in bianco candido, che accompagnano la visita spiegando l’esperienza passo per passo.