Varietà tattile

La collezione 2019 di Dedar è frutto di ricerche approfondite ed esplorazioni di mondi differenti tra loro. Colori, materiali e disegni in varie versioni regalano piacere per la vista e il tatto

Dedar punta sulla diversità. Nella collezione 2019 sono presenti varie tipologie di materiali, colori e fantasie che rispondono a richieste ed esigenze dei clienti e si sposano con gli ambienti più differenti. L’ultima componente dell’offerta comprende più di cento varianti di tessuti di grande versatilità. Il tutto nel segno dell’eleganza e della raffinatezza che contraddistingue l’azienda.

Opaco Variabile, © Andrea Ferrari
Opaco Variabile, © Andrea Ferrari

In evidenza i Jacquard, spesso ispirati al mondo orientale, composti da piccole geometrie morbide e da disegni più grandi che si ispirano a sensibilità tra Art Déco e Anni Albers.
Le nuove sete materiche di Opaco Variabile, invece, creano un linguaggio fatto di dinamicità e irregolarità. Spazio all’alta artigianalità: un filato opaco, corto e consistente è lavorato a mano su storici telai.

Texturologie, © Andrea Ferrari
Texturologie, © Andrea Ferrari

Texturologie è il risultato di una ricerca specifica della matericità che combina mano delicata e robustezza. L’obiettivo è il rivestimento di sedute innovative con l’intrecciarsi di fibre dalla lana all’alpaca filata a mano, dal cotone al lino, la cui lavorazione valorizza variazione, irregolarità e naturalità.
Per quanto riguarda Linen Anthology, l’eleganza sartoriale del lino dà vita a sofisticati tessuti a grande altezza da tenda in 70 varianti di armature, titoli e colori.

Linen anthology, © Andrea Ferrari
Linen anthology, © Andrea Ferrari

Infine, una linea dedicata alla moltitudine di tonalità. L’Orizzionte del colore si espanso anno dopo anno con nuovi prodotti e ora accoglie due protagonisti: un raso di lino e un ottoman dal particolare effetto di luce, diversi per natura ma accomunati da una vocazione da “classici nati”, in equilibrio sapiente tra eleganza e informalità.

Blazer, l'orizzonte del colore, © Andrea Ferrari
Blazer, l’orizzonte del colore, © Andrea Ferrari