A novembre 2018, nello stesso giorno, a Stoccolma sono stati ufficialmente presentati due nuovi insediamenti residenziali, la Innovation Tower e 79&Park, le prime opere architettoniche realizzate nella capitale svedese rispettivamente da OMA e BIG su commissione dello stesso developer, Oscar Properties.
Per quanto estremamente diversi nella concezione, una torre di 36 piani e un edificio a corte di altezze variabili ma più ridotte, entrambi i progetti si fondano su sistemi compositivi modulari pensati per l’abitare.
Collocato ai margini del parco nazionale Gärdet, 79&Park è definito da Biarke Ingels come un “paesaggio abitabile di residenze disposte a cascata” (inhabitable landscape of cascading residences) in un edificio a corte concepito con l’intento di coniugare una tipologia di abitazione suburbana, che benefici di privacy e della vicinanza del verde, con le qualità del vivere in città.
Il ‘paesaggio abitabile’ assume qui la topografia di un saliscendi collinare, ottenuto alzando fino a 45 metri di elevazione l’angolo nord est del perimetro – per massimizzare l’apporto di luce naturale e la vista sul bosco e il porto di Frihamnen dalla parte più vicina alla città – e contemporaneamente abbassando l’angolo opposto fino a soli 7 metri di altezza, per ricongiungersi con una piattaforma in legno verso la zona boschiva.
Il ‘paesaggio collinare’ cambia però non solo nelle inclinazioni e nelle altezze dei diversi prospetti, ma anche nelle superfici di facciata, dove il legno di cedro è abbinato al vetro alternando parti più porose e trasparenti a sezioni opache, in base all’orientamento e alla necessità di protezione visiva o termica.
“Questa manipolazione non solo consente un linguaggio espressivo più organico, che meglio si inserisce nel paesaggio circostante ma”, spiegano gli architetti, “diventa anche il mezzo per dare forma alla topografia dell’edificio in modo controllato e meno dispendioso grazie all’uso di elementi prefabbricati dalle dimensioni standard”.
L’intera conformazione abitabile è infatti ottenuta con moduli di 3,6×3,6 metri, ruotati di 45° gli uni rispetto agli altri, che nell’insieme producono un linguaggio visivo a pixel. Le 169 abitazioni (in cui cucine e armadi sono un progetto di Poliform Contract) hanno layout diversificati con ampie vetrate sulle verande private, oltre all’accesso al tetto terrazzato, un vasto spazio verde comune arricchito con molta vegetazione, piante erbacee perenni, alberi e cespugli che restino verdi nelle varie stagioni dell’anno.
Vegetazione e rivestimento in legno di cedro caratterizzano anche la corte interna, un ‘paesaggio organico’ creato con plateau di diversa ampiezza e altezza che individuano zone dedicate a diverse attività o servizi, fra i quali un asilo, parcheggio biciclette, dog sitter oltre che a negozi aperti al pubblico.
Uno spazio comune organizzato che possa diventare un’oasi di tranquillità ma anche instillare il senso di appartenenza a una comunità di abitanti.