Maison&Objet in numeri

Si è chiusa la prima edizione del 2019 della fiera parigina: circa 85mila visitatori da 160 Paesi hanno preso parte alla rassegna, Italia primo per marchi espositori

Da pochi giorni è terminata Maison&Objet, fiera parigina dedicata all’interior design, e gli organizzatori hanno reso noto il report finale. Gli 84 236 visitatori unici da 160 nazioni rappresentano un calo rispetto all’edizione di gennaio 2018, dato comunque previsto in relazione all’attuale situazione in Francia.

L’Italia è stata protagonista della kermesse: dei 2910 marchi espositori da 65 Paesi, dopo la Francia, le aziende italiane sono quelle presenti in maggior numero, seguite da Regno Unito, Belgio e Germania. Maison&Objet continua ad attirare le attenzioni di nuovi brand, infatti, ben 603 erano alla loro prima partecipazione.

Chen Furong, Rising Talent, ©AETHION
Chen Furong, Rising Talent, ©AETHION

Confermata e migliorata la scelta lanciata a settembre di dividere l’esposizione in due sezioni, Maison e Objet, che ha reso la visita più facile e intuitiva. La fiera, inoltre, ha accolto i Rising Talents, competizione in cui sei designer cinesi hanno presentato le proprie opere al mondo, mentre Sebastian Herkner, proclamato Designer of the Year, ha allestito in un’area specifica le sue realizzazioni di punta caratterizzata da ispirazioni multiculturali, con primato al colore e alla felice combinazione tra artigianalità e innovazione.

Sebastian Herkner, Designer of the year, ©AETHION
Sebastian Herkner, Designer of the year, ©AETHION

Sguardo già alla seconda edizione del 2019, quando il tema attorno a cui ruoterà l’esposizione sarà l’ufficio, un ambiente che sta mutando sempre più. Ne parla Philippe Brocart, Direttore Generale di Maison&Objet: “Le tecnologie dell’informazione hanno eliminato molti vincoli legati al modo di lavorare, incoraggiando di conseguenza la ricerca di nuove soluzioni di gestione. Oggi non lavoriamo più su un’unica postazione fissa, il lavoro è diventato nomade sia all’interno che all’esterno dell’azienda, si può lavorare da casa grazie allo sviluppo del telelavoro, ma anche nei bar, negli hotel, nei luoghi di transito; gli spazi diventano veramente ibridi”.

Sebastian Herkner, Designer of the year, © Anne Emmanuelle Thion
Philippe Brocart, Direttore Generale di Maison&Objet, e Sebastian Herkner, Designer of the year, © Anne Emmanuelle Thion

Brocart poi continua e spiega i motivi che hanno portato alla scelta del tema: “Abbiamo deciso con naturalezza l’argomento dei nuovi spazi di lavoro, il che significa che il nostro Trend Forum e la nostra rivista di esplorazione, Trend Mook, si concentreranno su questo tema. Il Designer of the Year selezionato per l’edizione di settembre avrà anche la mission di esprimere la sua visione dei nuovi spazi di lavoro”.

Trend Forum, Exuse my french, ©AETHION
Trend Forum, Exuse my french, ©AETHION