Sono architetture che hanno il potere di cambiare la città, capaci di creare luoghi di aggregazione per la comunità, ambienti dove lo scambio, la creatività e l’innovazione sono di casa.
A Parigi, l’Apple Champs-Élysées, inaugurato nel mese di novembre e frutto della collaborazione tra Sir Jonathan Ive (Chief Design Officer del team Apple) e Angela Ahrendts (Foster + Partners), occupa un appartamento attorno a una corte interna pentagonale. Lo spirito profondamente parigino dell’edificio viene conservato, armonizzandosi con interventi più attuali.
I dettagli originali restaurati affiancano gli interior contemporanei e dinamici. Attraverso un elegante passaggio parigino del XIX secolo si arriva a una corte che può considerarsi un ambiente ibrido, tra interno ed esterno, con spazi espositivi, rigogliosi alberi e una copertura caleidoscopica, con piramidi a specchio che riflettono la luce solare, frammentandola sulle facciate interne e sul pavimento sottostante.
Questo affascinante gioco di luci e ombre si modifica con l’alternarsi tra giorno e notte e regala esperienze diverse a secondo delle varie angolazioni in cui ci si trova. Proprio qui è ospitato il Forum, dove gli esperti in vari settori intrattengono e informano i visitatori.
Accanto al cortile, ci sono spazi più tranquilli, con pareti verdi e posti a sedere, ideali per il relax. Uno splendido scalone d’epoca in legno e marmo conduce al piano superiore dove si susseguono le aree espositive in stanze diverse, tutte dotate di balconi che hanno la vista sugli Champs-Élysées e sulla Torre Eiffel. L’edificio originario ha subito diversi cambiamenti nel corso della sua vita e il progetto ha l’obiettivo di far rivivere l’atmosfera parigina presente in un appartamento borghese del XIX secolo.
La storia del luogo vive attraverso l’accostamento di nuovo e antico, con un arredo dal gusto minimal in ambienti con stucchi e modanature su soffitti e pareti. Visione e lungimiranza si respirano in questo store, che da sempre è stato circondato dalla creatività, anche quella del genio dell’aviazione Alberto Santos-Dumont che proprio qui aveva la sua abitazione.
Percorrendo una delle vie più famose di Milano, Corso Vittorio Emanuele, si raggiunge l’Apple Piazza Liberty. Qui lo store, caratterizzato dai due elementi simbolo dell’Italia, la piazza e la fontana, ha uno sviluppo prevalentemente ipogeo. La parte esterna è una fontana percorribile attraverso una struttura vetrata che offre un’esperienza sensoriale con suoni, immagini e 56 getti di acqua che raggiungono 8 metri di altezza.
A ridosso di questo parallelepipedo vetrato, un anfiteatro quadrato a gradoni (in pietra Beola grigia), circondato da 21 alberi, diventa uno spazio per i cittadini, una vera estensione all’aperto dello spazio Today at Apple. L’interno è luminoso, grazie alla luce che entra dalle gradinate, il soffitto segue infatti il profilo a gradini dell’anfiteatro, con lucernari e pannelli retroilluminati che combinano in modo innovativo la luce artificiale e quella naturale. La pulizia compositiva, che caratterizza ogni Apple store, è confermata anche negli interni meneghini, con ambienti minimali dove prevale il legno chiaro e il vetro.
Apple Kyoto, entrando nel vivo della tradizione del paese e ispirandosi alle tipiche lanterne giapponesi, svetta nel cuore della città, proprio a Shijo Dori, il principale quartiere dello shopping. Il negozio, organizzato su due piani, attira gli sguardi grazie all’atrio che sale, con un vetro trasparente che separa il traffico cittadino dalla tranquillità interna. Le porte scorrevoli in vetro conducono alla zona centrale espositiva, mentre il Forum si trova all’estremità del negozio, con un grande schermo che crea uno sfondo animato, dietro il quale una scala dalla forma solenne porta alle aree del piano superiore. La struttura della facciata del piano superiore ricorda le tradizionali case giapponesi in legno e carta, con un’intelaiatura leggera e una carta speciale, un rivestimento traslucido ispirato alle lanterne orientali.
Leitmotiv dell’Apple Cotai Central è il bambù che non solo circonda esternamente lo store, ma forma un tranquillo boschetto all’interno, sotto l’atrio principale di forma quadrata. La piazza dove è collocato il cubo Apple è una vera oasi di relax che attira le persone, creando collegamenti pedonali tra gli edifici. Anche nel caso di Cotai il progetto ricorda una lanterna di carta, il cui particolare effetto è dato da pannelli luminosi che brillano di giorno e irradiano una luce calda di notte. La facciata in composito di vetro è formata da cinque strati di vetro integrati con sottilissimi fogli di pietra. Due grandi scalinate portano al livello superiore, illuminato da lucernari, dove i tavoli espositivi sono disposti attorno all’atrio centrale che si affaccia sul verde del bambù.