Il gran giurì presieduto dall’architetto Elizabeth Diller (DS+R) insieme ai grandi nomi Kazuyo Sejima (SANAA), Joshua Bolchover (Rural Urban Framework), Gloria Cabral (Gabinete de Arquitectura) e Peter Clegg (Feilden Clegg Bradley Studio) hanno scelto questa scuola brasiliana tra una rosa di quattro edifici che si distinguevano per eccellenza nel progetto, ambizione e impatto sociale.
L’obbiettivo di base degli architetti Gustavo Utrabo e Petro Duschenes (Aleph Zero), in collaborazione con Marcelo Rosenbaum e Adriana Benguela (Rosenbaum) è stato quello di rendere l’architettura uno strumento di trasformazione sociale.
Children Village, finanziato da Bradesco Foundation, copre un’area di 25.000 mq e fornisce alloggio a 540 ragazzi (tra i 13 e i 18 anni) che frequentano la Canuanã School.
Dall’alto l’edificio sembra svilupparsi sotto un’enorme piastra che mette in evidenza tre corti ampie, aperte e ben ombreggiate, attorno alle quali sono stati progettati due complessi identici, uno per le ragazze e uno per i ragazzi, con i dormitori al piano terra e al primo piano spazi comuni dove gli studenti possono leggere, guardare la televisione, giocare e rilassarsi sulle amache.
Proprio questa grande copertura è stato lo stratagemma pensato dagli architetti per far fronte al clima tropicale che caratterizza la zona e che porta le temperature estive al di sopra dei 40 gradi. L’estesa pensilina a sbalzo, la cui struttura è costituita da travi e da colonne in legno lamellare a strati incrociati, oltre a coprire l’edificio, crea uno spazio intermedio tra l’interno e l’esterno, una specie di veranda confortevole dove non è necessaria l’aria condizionata.
Childrean Village non solo ha visto la partecipazione e la collaborazione dei ragazzi, degli insegnanti e della comunità per meglio comprendere esigenze e necessità, ma ha anche sfruttato tecniche tradizionali e vernacolari. Al fine di avere un edificio ecologico e sostenibile, le risorse e i materiali usati sono quelli locali, come i muri e grigliati costruiti con blocchi di terra fatti a mano sul posto. Un procedimento questo che crea un legame forte tra l’architettura, l’ambiente e la comunità.
Le domande per Riba International Prize 2020 si apriranno a luglio 2019. Informazioni sul sito www.architecture.com