Crescere a Oriente

Il mercato cinese è ricco di cultura e tradizioni, ampio geograficamente e pertanto composito al suo interno. Ma allo stesso tempo affascinante, dinamico, in pieno sviluppo, aperto a influssi e contaminazioni. Niente di meglio per quel Made in Italy alla ricerca di nuove opportunità commerciali

Guardare alla Cina – inteso nel suo significato più ‘strategico’ di obiettivo di espansione sul territorio – implica inevitabilmente una riflessione sulla nostra capacità e propensione a tale impresa. È un mercato difficile da approcciare, si sa, ricco di una propria cultura e tradizioni, ampio geograficamente e pertanto composito al suo interno. Ma allo stesso tempo affascinante, dinamico, in pieno sviluppo, aperto a influssi e contaminazioni. Niente di meglio per quel Made in Italy alla ricerca di nuove opportunità commerciali e nuovi interlocutori in grado di capire e apprezzare una cultura altrettanto profonda come quella italiana del design.

Cosa implica quindi crescere in questo territorio? Possiamo dire la nostra in merito, o meglio, fornire il nostro punto di vista di Editori, proprio perché anche noi – parallelamente alle aziende – abbiamo deciso di intraprendere questa sfida e varcare nuovi confini, per testimoniare il loco quella progettualità occidentale che in Oriente sta cercando il suo posto.

Per noi significa investire in primis sul territorio: a Pechino infatti abbiamo istituito una branch della nostra publishing company, con un Editor in chief e un team a supporto della redazione italiana. Significa scommettere su un nuovo, coraggioso progetto: due sono le inedite pubblicazioni di questo autunno lanciate per la prima volta sul mercato e dedicate interamente al mercato (IFDM Magazine e il Contract&Hospitality Book China Regional). Significa, poi, guardare in prospettiva – generando un network di contatti che permetta di ampliare capillarmente il proprio raggio di azione – ed essere costantemente open minded per assimilare quanto di arricchente il mercato metta a disposizione.

Non sarà certamente ‘la’ ricetta, ma è di sicuro la nostra, che intendiamo perseguire e coltivare per contribuire a dare vigore e vitalità a un settore di cui siamo fortunatamente parte.