Home Futures, il futuro è già qui

Al London Design Museum una mostra indaga il modo di abitare contemporaneo. Tra rivoluzionarie idee del passato e avveniristiche sperimentazioni

C’è Pratone, la seduta pop progettata da Giorgio Ceretti, Piero Derossi, Riccardo Rosso nel 1971 e prodotta da Gufram e c’è Memo, la seduta gonfiabile ideata da Ron Arad e Nick Crosbieper Inflate nel 1999. Oggetti irriverenti, inconsueti e avveniristici in mostra dal 7 novembre al 24 marzo 2019 al London Design Museum. L’occasione è la mostra dal titolo “Home Futures”, organizzata dal museo di Kensington High Street in partnership con Ikea museum e curata da Eszter Steierhoffer e Justin McGuirk.

 /><figcaption class=Pratone by Ceretti, Derossi, Rosso © Gufram
 /><figcaption class=Design by Ron Arad and Inflate, 1999 ©Jason Tozer

L’esposizione parte dalla domanda: i progetti visionari ipotizzati dai più grandi architetti del passato si sono realizzati oppure siamo restii al cambiamento? Stiamo vivendo nelle abitazioni e con le innovazioni immaginate dai pionieri del passato? E come sarà la casa del futuro? L’allestimento mette insieme i progetti delle avanguardie del design accanto ai prototipi più futuristici, da Ettore Sottsass, Joe Colombo e Superstudio allo studio Oma e il suo guru Rem Koolhaas, al duo di creativi Dunne&Raby. Oltre 150 pezzi in un percorso immersivo, articolato in passaggi e stanze, come a voler sottolineare il rapporto privacy-pubblico, costruito in una maglia mesh traslucente e realizzato dagli architetti newyorkesi So-Il in collaborazione con John Morgan Studio.

 /><figcaption class=Home Futures, London Design Museum

Un grande momento narrativo per scoprire i più importanti esempi del radical design, la ricerca contemporanea e riflettere su grandi temi tra i quali: Abitare smart in case sempre più connesse, Abitare in movimento da cittadini nomadi, Vivere in modo autosufficiente dal punto di vista energetico, Vivere con poco e Vivere con gli altri.