Concrete, di nome e di fatto

Nel nome della flessibilità spaziale e funzionale, dal 2007 la visione di Alserkal Avenue come hub creativo di Dubai è diventata sempre più solida e ‘concreta’. Anche grazie al primo progetto di OMA negli Emirati Arabi Uniti

Alserkal Avenue si è attestata negli ultimi anni nel panorama internazionale dell’arte come distretto di riferimento per i creativi di diverse discipline dell’area di Dubai ma anche del Medio Oriente. La Avenue comincia a prendere forma nel 2007 nella zona industriale di Al Quoz, non lontana da Downtown Dubai, con la riqualificazione urbanistica e architettonica di un agglomerato di capannoni di proprietà della famiglia Alserkal, che in precedenza in quei magazzini gestiva una manifattura di marmo.

 /><figcaption class=Aerial shot of artist Mary Ellen Carroll’s commission The Circle Game, Courtesy Alserkal Avenue
 /><figcaption class=Concrete, OMA

Dopo dieci anni e numerose addizioni, il quartiere di circa 50.000 metri quadrati conta 90 ‘warehouse’ e ha attratto oltre 60 attività organizzate lungo 5 ‘lane’ e The Yard, la piazza principale: gallerie d’arte e di design nazionali e internazionali, studi di progettazione, spazi multifunzionali per eventi, mostre e performance, un cinema specializzato in arte, concept store, un teatro, un centro di fotografia, la Jean-Paul Najar Foundation for Contemporary Art, il Salsali Private Museum, oltre a uffici in co-working, centro fitness, ristoranti e caffè.
All’intersezione fra cultura, formazione, business, arti visive, design e architettura, Alserkal Avenue non è più solo un quartiere per addetti ai lavori e per un pubblico sempre più numeroso, ma una vera e propria organizzazione a sostegno dell’economia creativa a livello regionale, voluta dal fondatore Abdelmonem Bin Eisa Alserkal e diretta da Vilma Jurkuta, che nel 2015 hanno lanciato l’Alserkal Programming, una piattaforma per l’organizzazione di mostre e performance, la commissione di opere d’arte, e la programmazione di residenze d’artista, incontri e workshop.

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Una tale commistione di funzioni e contenuti in continua crescita e trasformazione è stata agevolata fin dall’inizio dai vasti edifici industriali e continua a esigere grande varietà e flessibilità di spazi e strutture. E nel nome della massima adattabilità a marzo 2017 è stata inaugurata Concrete, l’ultima arrivata fra le architetture, primo progetto firmato da Office for Metropolitan Architecture negli Emirati Arabi Uniti. Come spiega Iyad Alsaka, partner in charge di OMA, “abbiamo mantenuto gli interni il più possibile neutri e flessibili, mentre abbiamo trasformato le facciate esistenti in modo da differenziare la nuova struttura dagli edifici circostanti”.

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La facciata di ingresso affacciata su The Yard è stata così rivestita con pannelli in policarbonato traslucido e dotata di porte a tutta altezza, simili a sipari completamente apribili sulla piazza, per lasciare penetrare la luce naturale, creare la massima fluidità fra interno ed esterno, e attivare la piazza come spazio pubblico fruibile.
Peculiare la finitura applicata a spruzzo sulle altre facciate, un mix di calcestruzzo e aggregato di vetro e specchio che abbina la finitura ruvida del cemento a riflessi cangianti. All’interno, per massimizzare l’area dedicata agli eventi più diversi, lo spazio è pensato come una ‘tabula rasa’, con gli ambienti di servizio concentrati su uno solo dei lati perimetrali e una pianta aperta, con pareti e pavimento completamenti liberi, utilizzabile in diverse configurazioni spaziali grazie a quattro grandi pareti mobili e scorrevoli.

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Crediti
Project: Alserkal Avenue Events Space
Client: Eisa Bin Nasser Bin Abdullatif Alserkal EST.
Site: Al Qouz industrial area
Status: Completed
Program: Exhibition Space, 1,250 m2 (Event space 750 m2; Office 140 m2; Services 300m2; Utilities 60m2)
Lighting Design: Licht Kompetenz
Local Architects: CVTEC
Acoustics: Acoustic Logic
Contractor: Blue Camel Design
Photo credits: Photographs by Lester Ali, Courtesy of OMA