Se già da tempo Danzica, in polacco Gdańsk, ha dato il colpo d’ali facendo uscire la sua voce creativa dalle vetrine cittadine, la rinascita del vuoto urbano che la ricostruzione post bellica aveva lasciato sull’Isola dei Granai ha richiesto un processo più lungo. I magazzini, che fungevano da dispensa cittadina prima dei bombardamenti, sono stati sostituiti negli ultimi anni da costruzioni moderne capaci di richiamare con le loro fattezze i vecchi edifici. PURO si incasella in questo rinnovato schieramento, uniformato nel profilo ma non nei mattoni a vista delle strutture attigue. Si inserisce come intervallo di trasparenza, diaframma vetrato che connette gli ospiti alla città, massimizzando l’ingresso della luce solare.
Già attivo e definito strutturalmente dal progetto dello studio locale KD Kozikowski Design nel 2015, l’hotel è stato da poco ampliato e ‘accessoriato’ dai londinesi DeSallesFlint. Nella selezione di materiali e colori, il nuovo progetto di interior si ispira alla storia dei granai e al passato navale della zona: pulegge, corde, carrucole, legno, acciaio, cotone, lana, lino, pelli. Dai lampadari a sospensione nella hall, che rimandano alla struttura in legno scuro della gru utilizzata in passato per il carico delle navi e per issare gli alberi durante la loro costruzione, alle fibre naturali che compongono le numerose trame dei tessuti di rivestimento, riconducibili ai magazzini del grano.
Eppure un senso domestico, di casa, è puntualizzato dalla personalità rassicurante delle ambientazioni e da un mix audace di gusto contemporaneo che di Danzica sembra assorbire l’identità grafica multicolore.
L’hotel dispone di 211 camere, 9 suite, 6 sale conferenze, una spa “fuori dal comune”, ristoranti e angoli accoglienti dove poter leggere e intrattenersi. Gli ambienti sono stati interpretati con forti accenti, anche pittorici, e le forme sono protagoniste di un racconto dove il design europeo figura come sintassi decorativa delle funzioni. DeSallesFlint trasforma l’hotel in un manifesto colto e ricercato che comprende pezzi di Moroso, Vitra, Carl Hansen & Son, Magis, Gubi, Kettal, Foscarini, &Tradition, Buster + Punch, e i tappeti del marchio italiano Golran 1898. Le texture, i materiali, le linee – nelle varianti minimal, geometriche oppure gustosamente retro – socializzano con la collezione di opere d’arte della proprietà che si concentra sulla scena artistica internazionale, ma anche su quella locale rappresentata da alcuni talentuosi studenti dell’Accademia di Danzica supervisionati da Anna Krolikiewicz.