Habitare diventa Pro con Laura Sarvilinna

Come si configura l’edizione 2018 della fiera?
Il team organizzatore, di cui faccio parte, comincia a preparare la fiera con un anno e mezzo di anticipo. La prima cosa che decidiamo è il tema, i marchi internazionali e quindi anche l’architettura espositiva. Queste sono le cose principali da dove iniziamo, successivamente ci concentriamo sulle planimetrie e le aree in cui ci svolgeranno le mostre che realizzeremo. Infine, definiamo le aree cosiddette speciali che sono differenti per ogni edizione.

Tema: quali sono le radici del design che intendete così recuperare e far emergere?
Intendiamo recuperare e far emergere autenticità, origine e identità. Il modo in cui definiamo quei valori nel design, qual è l’origine del design e come le aziende comunicano le proprie origini e identità attraverso il design.
Abbiamo un’ipercultura, il che significa che nelle case di ognuno di noi mescoliamo tutto ciò che possediamo, come ad esempio oggetti che derivano da esperienze del nostro passato, della nostra infanzia o semplicemente regali di viaggi o dei nostri amici. Habitare si pone l’obiettivo di far emergere l’ipercultura.

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Habitare Pro 2018

Qual è il ruolo attuale del design finlandese nel panorama d’arredo internazionale?
È una domanda difficile. Se guardiamo ai marchi che stanno guidando il mercato, non ci sono marchi finlandesi. Occupiamo però un ruolo importante nella progettazione dei mobili attraverso piccole aziende che stanno acquisendo consapevolezza internazionale. Dagli anni ’30 ai ’70 abbiamo avuto un ruolo centrale, ora molto più difficile, perché c’è molta più competizione. Siamo comunque un paese che sviluppa prodotti da una prospettiva diversa e cerchiamo, come da nostra tradizione, di utilizzare un materiale come il legno.

Quali sono le aspettative di Habitare nei confronti del mercato dell’arredamento e quali sono le strategie di crescita?
La nostra principale aspettativa, attraverso la fiera, è far sì che le aziende possano imporsi sia nel mercato finlandese che in quello internazionale con una chiara comunicazione del marchio del messaggio che vogliono trasmettere. Abbiamo già avuto modo di constatare che anche le piccole imprese basate sulla produzione manuale hanno avuto buone opportunità di business.