Al London Design Festival non poteva mancare Brompton. Fondato nel 2007, il distretto prenderà parte per l’undicesima volta alla rassegna londinese che si svolgerà dal 15 al 23 settembre. Il programma è stato curato da Jane Withers Studio e il tema di questa edizione è “Material Consequences“.
Brompton raccoglie un folto gruppo di marchi di design che arrivano da tutto il mondo all’interno di un ecosistema di negozi di moda, caffè locali e ristoranti affermati. La maggior parte delle mostre, in stile contemporaneo, saranno ospitate da locali e uffici completamente vuoti. Il distretto accoglierà progetti di design che mettono in discussione e propongono nuovi atteggiamenti verso materiali e rifiuti, con lo scopo di favorire il passaggio a un’economia circolare in tutti i luoghi del pianeta. Il distretto londinese è a tutti gli effetti una delle mete più interessanti del Festival ed è nato con l’obiettivo di creare un’area in cui le persone si incontrano per conoscersi, condividere idee, divertirsi e ampliare i concetti di desig nel suo senso più ampio: cultura, moda e cibo.
Frida Escobedo è stata incaricata di progettare il Serpentine Pavilion 2018. Sfruttando un sottile gioco di luce, acqua e geometria, il suo design attinge sia dall’architettura domestica del Messico che da quella britannica per materiali e storia. A pochi passi, sarà possibile visitare The London Mastaba, una scultura galleggiante sul lago Serpentine, del duo Christo e Jeanne-Claude.
Kartell presenta invece una vetrina che racconta la storia del marchio, offrendo una visione completa del mondo e della propria filosofia. La mostra metterà in luce il costante dialogo tra forma, materia e creatività illustrando uno stile che esplora i nuovi confini della vita contemporanea.Poltrona Frau approda a Londra con la collezione 2018 realizzata da designer di fama mondiale. Lo stile contemporaneo caratterizza mobili, luci e accessori.
Tra i progetti che saranno presenti al distretto di Londra c’è “Territorio”, presentato dallo studio milanese Cara/Davide. Si tratta di una ricerca condotta sui manufatti delle culture dell’Africa sub-sahariana in cui sono stati colti gli aspetti formali più interessanti che si sono sviluppati in quell’area geografica.