Dalla musica indossabile alla fontana con sensori: l’innovazione al Victoria&Albert Museum

Il V&A festeggia i 10 anni di presenza al London Design Festival tra progetti avveniristici e poetiche performance

What a show! dicono gli inglesi. Che spettacolo il Victoria&Albert Museum, in occasione del London Design Festival 2018. Il museo infatti festeggia i 10 anni di presenza come hb della settimana del design londinese. E lo fa con un calibrato mix di innovazione e immaginazione: a partire dall’ingresso, nel Sackler Courtyard, dove ad accogliere e divertire il pubblico c’è MultiPly, visitabile fino al primo ottobre, un mega padiglione in tulipier americano lamellare alto nove metri e su più livelli. Una struttura modulare nata dalla collaborazione di American Hardwood Export Council con Waugh Thistleton Architects e Arup, formata da una serie di spazi interconnessi che si sovrappongono e si intrecciano, visitabili e percorribili come un labirinto, con scale, corridoi e spazi aperti.

L’installazione incoraggia i visitatori a riflettere sul modo in cui progettiamo e costruiamo le nostre case e città, affrontando due delle più grandi sfide dell’epoca contemporanea: il disperato bisogno di alloggi e l’urgenza di combattere il cambiamento climatico, presentando una possibile soluzione attraverso la fusione di sistemi modulari e materiali da costruzione sostenibili.
Le installazioni continuano all’interno del V&A museum: da non perdere, The art of music in the digital age di Beatie Wolfe, songwriter angloamericana, musicista e innovatrice, nominata dal Wired come una delle 22 personalità che stanno influenzando il mondo. Teche luminose mostrano i suoi visionari progetti, come il primo album musicale indossabile: una giacca in seta intrecciata che rivela lo schema geometrico della musica tramite la tecnologia audio codificata; basta avvicinare il cellulare al tessuto per ascoltare i brani. Al livello 4, Dazzle, l’installazione curata dallo studio Pentagram: una stanza tappezzata da scritte sovrapposte come un disegno astratto, un motivo che interpreta il decoro camouflage bianco e nero dell’artista Norman Wilkinson che caratterizzava le navi americane durante la prima Guerra Mondiale, segni geometrici intersecati pensati per confondere il nemico.

Multiply, American Hardwood Export Council, Waugh Thistleton Architects e Arup
Multiply, American Hardwood Export Council, Waugh Thistleton Architects e Arup

Pentagram reinventa il disegno traghettandolo da una dimensione puramente grafica a un’esplorazione tipografica, utilizzando le lettere e le parole tratte dal poema Suspense di Wilfrid Wilson Gibson. Al livello 2, ad incantare il pubblico ci pensa Memory and Light di Arvo Part and Arup, curata da Clare Farrow con Eva Woode. L’installazione parte da una delle frasi di Arvo Part, uno dei più celebri compositori estoni: “Potrei comparare la mia musica alla luce bianca, che contiene ogni colore. Solo un prisma può dividere i colori e farsi apparire; questo prisma potrebbe essere lo spirito di chi ascolta”. E così, in scena, una serie di prismi trasparenti e colorati realizzati in materiale plastico Perspex acrylic che fanno da sfondo alla suggestiva musica di Arvo Part. Il pubblico è invitato a sedersi su sedute Poltrona Frau, ascoltare la musica ambientale o indossare delle cuffie per godere al meglio dei brani “Mirror in the mirror”, “Silentium” e “Da pacem domine”.

“Questa è un’occasione unica per creare un racconto tra la musica e il design”, racconta la curatrice Clare Farrow, “tra il passato e il presente, in questo bellissimo salone del 18esimo secolo, riportando alla luce la musica e le parole di Arvo Part nell’innovativo design concept di Arup. Nell’anno in cui nasce Arvo Part Centre in Estonia e il paese festeggia il suo centenario, l’installazione celebra il dialogo, il legame e la libertà di espressione”.
Nei giardini del museo c’è A fountain for London di Michael Anastassiades: una fontana dotata di sensori, un oggetto scultoreo, monolitico, elegante e discreto che incoraggia l’utilizzo dell’acqua potabile cittadina al posto di acquistare acqua in bottiglia e contribuire così all’inquinamento. Il V&A ospiterà anche il Global Design Forum, un ricco calendario di dibattiti, talks con oltre 50 speaker, workshop e percorsi per riflettere su come viviamo oggi e su come vivremo nel futuro, grazie al design, all’innovazione e alle tecnologie.

Il programma completo è su globaldesignforum.com.

Multiply, American Hardwood Export Council, Waugh Thistleton Architects e Arup
Multiply, American Hardwood Export Council, Waugh Thistleton Architects e Arup