Born to be design

Instancabile innovatore, il brand Bernhardt Design preserva da sempre l’idea originale passando per formazione e cultura della creatività

Nato da una costola dell’ultra centenaria Bernhardt Furniture Company, il marchio Bernhardt Design è stato fondato nel 1980 per traghettare l’innovazione di prodotto nella contemporaneità. Pioniere di modernità lo era già stato John Mathias Bernhardt, quando nel 1889 ci aveva visto lungo tirando su dal niente la prima realtà industriale nella località rurale di Lenoir, nel North Carolina. Qui, non gli era bastato rialzare le sorti di una regione valorizzandone le risorse naturali e nemmeno rafforzarne l’economia attraverso l’arte della lavorazione del legno. Aveva voluto esplorare le tecniche artigianali, affinandole oltre i limiti, trasformando l’azienda in una realtà manifatturiera diversificata e trainante. Lo standard di allora, elevato e potente, è ancora quello di oggi. Portato in palmo di mano dal presidente Jerry Helling, che negli ultimi 15 anni ha costruito un team creativo straordinario, inanellando una serie di successi legati non solo a risultati di prodotto e a collaborazioni prestigiose con designer internazionali, ma anche al ruolo culturale e sociale della corporate. Ecco, quindi, una relazione interdisciplinare con l’Art Center College of Design di Pasadena, per sfidare gli studenti a creare l’eccellenza nella produzione di massa; la sponsorizzazione di una borsa di studio (ICFF Studio) per i talenti emergenti e di un premio annuale (American Design Honors) rivolto ai designer americani degni di nota; supporti ad una cooperativa (The Carrot Concept) che promuove il design in El Salvador ed un programma (America Made Me) per sostenere all’estero giovani e brand nazionali. Un avvicendarsi di iniziative ancora una volta costruttive, mentre la produzione brilla di luce propria. La conferma arriva dalla recente edizione di ICFF a NY, lo show rilevatore di tendenze, occasione in cui Bernhardt Design ha mostrato le ultime collezioni. Come la nuova serie di tessuti creata da Taher Asad-Bakhtiari, metà artista metà designer, che nei 6 diversi pattern di Textiles Collection espressi in 52 colori ha inserito tutto il proprio patrimonio culturale iraniano miscelato ad una visione moderna.

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Textiles Collection by Taher Asad-Bakhtiari
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Textiles Collection by Taher Asad-Bakhtiari

La stessa lungimiranza del duo salvadoregno Harry e Claudia Washington che, ispirati da una domesticità in moto perpetuo come pure il loro piccolo figlio di 4 anni, ha inventato una poltroncina imbottita nomade: Diego, infatti, si sposta comodamente con due dita grazie ad un lembo rinforzato.

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Diego by Harry and Claudia Washington
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Diego by Harry and Claudia Washington

Le sedute Queue sono invece frutto del debutto americano di Claus Breinholt, danese, sintesi tra estetica tradizionale e tecnica di stampaggio a iniezione della plastica. Tra i nuovi pezzi, poi, una punta di diamante: CP.4 Credenza Collection, eredità lasciata, prima della sua scomparsa nel 2013, dallo storico designer Charles Pollock.

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Queue by Claus Breinholt