Un passaggio di consegne tra colossi del lusso quello del leggendario Hotel de la Paix di Ginevra con 152 anni di storia alle spalle, ora acquisito dalla prestigiosa catena The Ritz-Carlton, parte di Marriott International, che vanta 94 strutture alberghiere top level in oltre 30 Paesi nel mondo e ben 119 in via di sviluppo da qui al 2020.
Al suo debutto in Svizzera, il nuovo The Ritz-Carlton Hotel de la Paix, ribattezzato e inaugurato lo scorso settembre, ha subìto una completa ristrutturazione, costata milioni di dollari, su progetto della società italiana Il Prisma insieme all’architetto e designer Barbara Casati.
La partnership ha visto l’intero re-styling degli spazi – eccezione fatta per il ristorante bar Fiskebar – con l’obbiettivo di riscoprire le radici del luogo attraverso un asset rinnovato ma rispettoso ed evocativo della memoria.
Non dimenticando che il nome dell’hotel ha origine proprio dal fatto che nel XIX secolo fu sede del Congresso di Pace che cambiò per sempre le sorti dell’Europa, si è scelto di concepire gli interni ispirandosi a temi precisi, quelli dell’arte, del tempo e della natura. A partire dal cavedio centrale, compaiono dichiarati omaggi a personalità che nel corso del tempo hanno onorato l’hotel con la loro presenza – da Giuseppe Garibaldi a Victor Hugo.



Qui, nella ‘Galerie du temps suspendu’, gli ospiti possono ammirare un’esposizione di ritratti tessili dove le storie diventano arazzi che popolano i porticati sui vari piani e sono riprodotti con l’antica tecnica della tessitura a mano reinterpretata con un linguaggio contemporaneo. L’Alabama room, un tempo sede del primo arbitrato dell’epoca moderna per la soluzione di una controversia tra Paesi, è oggi spazio flessibile che si trasforma nelle diverse ore del giorno in luogo d’incontro, convivialità o commerciale adeguandosi alle esigenze degli ospiti internazionali e della community ginevrina. Nella Lobby, due opere – Le Panneau du temps e La Cascade des engrenages – celebrano il tempo questa volta dal punto di vista della precisione ingegneristica e dell’industria manifatturiera.



Tra le 74 camere, che includono 14 eleganti suite, quella intitolata a Grace Kelly, ospite assiduo della struttura. Per celebrare un passato così imponente, la divisione Cassina Contract ha sviluppato un arredo personalizzato con la specifica intenzione di dare all’hotel un nuovo riposizionamento sul mercato contemporaneo rendendolo competitivo. Aree private e pubbliche sono valorizzate da materiali nobili come il vetro nero spazzolato e il marmo, nuance soft come il grigio o blu e rosa pallido e dalla partecipazione congiunta di altre aziende d’eccellenza come Artemide, FontanArte, Vistosi, Poltrona Frau, Sancal, Meridiani. Scrivanie, tavoli, divani, sedie, poltrone, sgabelli, firmati dalle migliori ‘matite’ del design come Philippe Starck, Mario Bellini e Jaime Hayon, insieme all’apporto minimalista-nordico di B3 Designers e al concept di Studionomie per il ristorante Fiskebar, danno un forte e sostanziale contributo alla rinascita di una pietra miliare che ha ancora molto da raccontare.


