Una pagina bianca interamente da riscrivere quella dell’imprenditore Nicolas Nonon dopo aver deciso di vendere la propria azienda per tuffarsi a capofitto nel settore dell’ospitalità. La caparbietà gli spiana la strada, a cominciare dalla prima struttura sino al quattro stelle che dichiara l’evidente indole di Nonon nelle relazioni con la clientela e nello sviluppo di servizi innovativi.
L’hotel Parister è la sua ultima sfida datata settembre 2017, intrapresa con il socio Maxime Brabant; la meta, un cinque stelle nel cuore di Parigi, nel frizzante quartiere di Faubourgs, dove fare convivere spirito indipendente e comunitario.
Mettere insieme figure dai talenti diversificati, scelti accuratamente per specializzazione nel proprio settore, è stato imprescindibile nella formazione della squadra creativa. Primo fra tutti lo studio Beckmann N’Thépé, responsabile sia del progetto architettonico sia di interior design; a seguire, ‘chicche’ come la decoratrice d’interni Céline Boullenger con il suo occhio esperto, la galleria d’arte Kamel Mennour per le opere disseminate lungo gli spazi, la ceramista Karen Swami e le sue realizzazioni artigianali, sino alla creatrice di gioielli Aude Lechèrecon collezioni nate per conquistare gli ospiti.
Persino un programma wellness studiato dalla start-up CYD di Grégory Mollet-Viéville e Romain Rainaut. Il meglio, insomma, raffinato e mai ostentato ma che combina tradizione e modernità per espresso volere dell’intraprendente proprietario. Lo raccontano subito le facciate dell’edificio.
Quelle esterne, in perfetto stile parigino, e quelle del cortile interno, rivestite con un innovativo materiale – ‘shotcrete’, un calcestruzzo tecnologico – che consente effetti particolari come il marmo e le sue venature, qui realizzate a mano, in contrasto con i listoni in legno grezzo che fanno da sfondo al giardino. A fare da contrappunto, le passerelle di collegamento di stampo industriale, spartiacque aereo tra due corpi del complesso. In questo modo Aldric Beckmann e il suo staff hanno voluto connotare l’isolato con un nuovo dinamismo tenendo viva quell’intimità bucolica tipica della città.
Lo stesso fil rouge attraversa gli spazi comuni, con velluti di tendaggi e divani accostati ad arredi contemporanei, e le 45 stanze, suite e duplex suite, queste ultime dotate di hammam, sauna e terrazza. Negli spazi privati, il riposo degli ospiti diventa prioritario con la selezione accurata dei letti, abbinati a elementi sartoriali come la testiera in legno di noce e le applique in ottone, che ben si fondono ai giochi grafici della tappezzeria. Nei bagni, i rivestimenti ceramici di foggia moderna ma color verde grigio rievocano, insieme a lavabi in stile, epoche passate. Stesso richiamo nell’area wellness che occupa l’intero piano interrato, con una piscina di 20 metri inondata di luce naturale e un bagno turco rivestito in mosaici Bisazza.